di Bruno Benelli
lunedì 26 giugno 2017, 08:58A luglio quest'anno le tredicesime sono due
Con un più 30% per i pensionati entro i 9.786,86 € e, per la prima volta, per chi ha un reddito non superiore a 13.049,15 €
Nel prossimo mese di luglio sarà pagata la consueta somma aggiuntiva, la cosiddetta quattordicesima, cui hanno diritto i pensionati che hanno versato contributi, non solo all’Inps, ma anche alla gestione del pubblico impiego e all’ex Enpals (spettacolo e sport).
Le due soglie
Ma quest’anno di quattordicesime ce ne sono due: a) per i pensionati che hanno un reddito entro la soglia di 9.786,86 euro la somma aggiuntiva cresce rispetto al passato di circa il 30 per cento; b) per i pensionati che hanno un reddito più alto ma non superiore a 13.049,15 euro viene pagata per la prima volta la quattordicesima ma nella misura degli scorsi anni, cioè senza la maggiorazione del 30%.
La situazione è un po’ ingarbugliata e come al solito sono nati subito dubbi e perplessità sull’ammontare della cifra (“ho diritto alla somma bassa o a quella alta”?) e in primo luogo sul diritto o meno di rientrare tra i beneficiari.
Tre requisiti
Diciamo subito che l’una tantum chiede tre requisiti di base. Esattamente: 1) avere almeno 64 anni di età (nati entro l’anno 1953); 2) avere versato contributi all’Inps per ottenere la pensione (il che esclude in modo tassativo che la quattordicesima venga pagata anche ai titolari di pensioni assistenziali, tipo: assegno e pensione sociale, pensioni e assegni degli invalidi civili, ecc.); 3)avere un reddito personale inferiore ai tetti indicati dalla legge.
Il pagamento
E' più o meno alto in relazione a due fattori: a) il numero degli anni di anzianità contributiva; b) la misura dei redditi lordi anni.
A – Iniziamo dai contributi versati. La somma è più o meno alta in ragione dei contributi versati: 1) fino a 15 anni ; 2) oltre 15 e fino a 25 anni; 3) oltre 25 anni. Se si tratta di lavoratori autonomi le fasce hanno tre anni in più: fino a 18, fino a 28, oltre 28.
B - Ora affrontiamo il capitolo dei redditi, al quale sono strettamente legati gli importi che saranno pagati dall’Inps. Se il reddito è confinato entro la soglia di 9.786,86 euro lordi anni (grosso modo 815,57 euro/mese, oppure 752,84 per 13 mesi) le somme aggiunte sulla pensione di luglio saranno, in base alle tre fasce contributive, di 437 euro, di 546 euro e di 655 euro. Se invece il reddito è più alto entro il massimo di 13.049,15 euro (1.087 euro/mese per 12 mesi, ovvero 1.004 euro/mese per 13 mensilità), il pagamento resta confinato alle cifre degli scorsi anni e cioè 336 euro, 420 euro e 504 euro.
Occhio all'età
Attenzione: a luglio saranno pagati solo i pensionati che hanno 64 anni di età raggiunti al massimo entro il mese di luglio. Il pagamento sarà rinviato al prossimo dicembre a chi compie i 64 anni da agosto in poi. Avranno infine aumenti ridotti le persone che raggiungono l’età di 64 anni dopo gennaio 2017. Esempio relativo a un nato nel mese di maggio 1953: avrà diritto a 8/12 della somma spettante.
Premesso che vengono presi in considerazione tutti i redditi, compresi quelli che non pagano l’Irpef, con la sola eccezione del reddito della casa di abitazione, del tfr, dei trattamenti di famiglia, delle indennità di accompagnamento, delle indennità per sordi e ciechi, delle pensioni di guerra, ecc. è bene capire a quali periodi di imposta devono essere riferiti. E quindi c’è una divaricazione che può essere sintetizzata nel seguente modo.
1 - Nel caso di prima erogazione della quattordicesima, il reddito complessivo da prendere a riferimento è quello del 2017.
2 – Nel caso di pagamento successivo al primo, il reddito è così costituito: a) per i redditi derivanti da prestazioni che sono comunicati al Casellario centrale dei pensionati, la verifica riguarda il 2017; b)per i redditi diversi la verifica si sposta al 2016. Da ciò deriva che la quattordicesima viene liquidata in via provvisoria, e il diritto sarà verificato sulla base della dichiarazione dei redditi definitiva.