Achille Lauro a Sanremo 2020, chi è la Marchesa Casati: cosa significa il look
Achille Lauro nella quarta serata del Festival di Sanremo 2020 è la Marchesa Luisa Casati Stampa. In testa, uno scenografico copricapo di piume con inserti di cristalli. Sotto, un abito di chiffon nero completamente trasparente e dei collant tailor made, con motivo geometrico di cristalli neri. A sorpresa, Lauro ha estratto da uno speciale guanto un rossetto Gucci con cui si è truccato le labbra, prima di baciare il chitarrista Boss Doms.
Sanremo 2020, pagelle look quarta serata: Achille Lauro show con il copricapo di piume, è la Marchesa Casati
Al suo ingresso sul palco, qualcuno dalla platea ha fischiato. E Amadeus con tempismo provvidenziale già recitava il titolo del brano di Lauro: «Me ne frego», che è poi la filosofia per cui ha scelto la marchesa Casati Stampa. La nobildonna, figlia di ricchi commercianti di tessuti vissuta a cavallo tra '800 e '900, è stata musa ispiratrice dei più grandi artisti dell'epoca, tra i quali Filippo Tommaso Marinetti, Fortunato Depero, Giacomo Balla e Man Ray. Grande mecenate, è stata di una delle protagoniste della bell'epoque a Venezia, città che scelse come il proprio palcoscenico.
La Divina Marchesa Luisa Casati Stampa. Musa ispiratrice dei più grandi artisti della sua epoca. Grande mecenate, performer prima della performing art e opera d’arte vivente.
7 Feb 2020 alle ore 3:37 PST
Sanremo 2020, diretta quarta serata. Ghali finge di cadere dalle scale dell'Ariston. Standing ovation per Vincenzo Mollica.
Amante dell'arte al punto di diventare essa stessa un'opera, era insofferente a regole e convenzioni, di cui - appunto - si è sempre fregata. «È un personaggio iconico e mistico che mi ha colpito. Musa inarrivabile, eterea e decandente», ha spiegato Lauro. La figura della Marchesa Casati, con la sua vita controversa, è stata un personaggio di grande rottura e in anticipo sui tempi: performer prima della performing art. Si circondava di un'umanità complessa variegata, frequentando i massimi intellettuali dell'epoca ma anche la gente di strada, eccentrica al punto da diventare anch'essa un'icona.
Ovviamente c'è lo zampino di Alessandro Michele: infatti nel cortometraggio per la Cruise Collection 2020 lo stesso copricapo era stato indossato da Marisela Federici.