• giovedì 26 aprile 2012, 19:58

Acqua, il calcolo della tariffa

Il prezzo dell’acqua in genere varia a seconda del tipo di uso e delle fasce di consumo. E per evitare sprechi, più acqua si consuma più costa. Il prezzo è calcolato al metro cubo e varia da regione a regione e spesso da città a città ma deve essere lo stesso all’interno degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali), in cui ogni regione è stata divisa rispettando i confini dei bacini idrici. Gli ATO corrispondono nella maggioranza dei casi alle singole province e al loro interno il servizio è affidato a una pluralità di gestori. La tariffa, determinata dagli ATO, copre il costo per usufruire del Servizio Idrico Integrato (SII), ossia dell’insieme delle attività di captazione, adduzione, distribuzione, fognatura e depurazione. La bolletta dell’acqua è pertanto costituita da più voci: la tariffa del servizio di acquedotto, articolata in una quota fissa (dovuta anche in assenza di consumi) e una quota variabile rapportata al quantitativo di acqua prelevata; il canone di depurazione e di fognatura, variabili in base ai consumi e al tipo di uso; l’Iva al 10%, calcolata sulle voci precedenti.

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