di Andrea Grechi
sabato 5 maggio 2018, 09:45Il sistema d’allarme aumenta la sicurezza ed è detraibile al 50%
Anche se in calo, i furti in casa sono ai primi posti nella classifica dei reati più diffusi: ogni 2 minuti ne viene svaligiata una. Ai danni materiali si aggiunge il trauma psicologico, per non parlare dei rischi per l’incolumità. È bene, quindi, chiedersi se la propria abitazione sia a prova di ladro, tenendo conto che più ostacoli si frappongono ai malviventi, maggiore saràla nostra sicurezza.
Come difendersi
I sistemi d’allarme si dividono in sistemi meccanici e sistemi attivi. Nei primi, l’intrusione è ostacolata “fisicamente”, per esempio con porte blindate e inferriate, classificate in base alla resistenza allo scasso (da 1 a 6). All’aumentare della classe, i ladri avranno bisogno di attrezzi via via più sofisticati, dai semplici cacciaviti, martelli e trapani fino alle seghe a gattuccio e ai rettificatori. Le classi di resistenza consigliate per le porte blindate vanno dalla 2 alla 4. Altri “punti deboli” della casa sono le finestre: oltre alle classiche grate, per aumentare la sicurezza si può ricorrere a finestre blindate e a vetri antisfondamento.
Sistemi d’allarme
Alla protezione passiva può essere opportuno abbinarne una attiva: un sistema d’allarme costituito da sensori, di movimento o termici, che rilevano la presenza del ladro o il tentativo d’effrazione. Non appena i sensori captano qualcosa, il sistema invia un segnale all’agenzia di vigilanza e/o alle forze dell’ordine. Se installati lungo le parti esterne (protezione perimetrale), i sensori si attivano prima che il ladro entri in casa; se invece sono interni (protezione volumetrica), i sensori rilevano la presenza di estranei nell’appartamento. Gli impianti d’allarme possono essere via cavo, più costosi perché prevedono operemurarie, o wireless, che non hanno bisogno di cablaggio perché comunicano attraverso le ondeelettromagnetiche.
A chi rivolgersi?
Per migliorare la sicurezza della propria abitazione, il primo passo è rivolgersi a operatori qualificati, come l’Ucct (Unione costruttori chiusure tecniche), l’Ersi (Esperti riferme e serrature) e l’Aips (Associazione installatori professionali di sicurezza). Con una spesa tutto sommato contenuta, peraltro detraibile al 50% grazie al Bonus ristrutturazioni, potremo dormire sonni più tranquilli.