Tangenti, Altitonante: «Il finanziamento era per Tatarella, non ho preso soldi»
Parla Fabio Altitonante. Il consigliere lombardo di FI arrestato nella maxi inchiesta della Dda milanese, non ha ottenuto «soldi né come corruzione né come finanziamento illecito». Così il suo legale, l'avvocato Luigi Giuliano, ha riassunto la difesa del politico nell' interrogatorio davanti al gip di Milano. Per la difesa di Altitonante non c'è «alcuna mazzetta da 20mila euro» e i 25mila euro contestati come finanziamento illecito «non erano riferiti alla sua campagna elettorale», ma a quella di «un altro candidato».
Quello che viene contestato dai pm come un finanziamento illecito da 25mila euro «è in realtà un finanziamento regolare e dichiarato, ma non per me, per la campagna elettorale di Pietro Tatarella». Così si è difeso, da quanto si è saputo, il consigliere lombardo di FI Fabio Altitonante, finito ai domiciliari nell'inchiesta della Dda di Milano nell'interrogatorio davanti al gip. Tatarella, candidato alle Europee, invece, è finito in carcere. Entrambi i politici di Forza Italia sono difesi dal legale Luigi Giuliano.