- sabato 16 giugno 2018, 08:00
Coibentazione tetto: costi e consigli
Se gli edifici sono abbastanza datati è molto probabile che non hanno un'adeguata coibentazione del tetto. Ciò corrisponde ad un non corretto isolamento termico che consente al calore prodotto all'interno delle mura domestiche di disperdersi verso l'esterno in diversi punti della casa, tra cui il tetto. La sensazione di chi sta all'interno dell'abitazione è di freddo e per sopperire alla situazione la temperatura viene innalzata agendo sul termostato dell'impianto di riscaldamento, ma tutto risulta inutile e si ha solamente un grande dispendio di risorse e di energia, con conseguente incremento dei costi.
Mediante una buona coibentazione tetto si ottiene un equilibrio migliore tra le temperature, una gestione più oculata delle risorse, un risparmio economico e un'accrescimento della classe energetica dell'immobile in grado di innalzarne il valore. Siccome il calore è propenso a risalire, se trova una via di fuga nel tetto tenderà a fuoriuscire dall'abitazione. Al contrario, trovando del materiale coibentante, questo lo manterrà interno dell'edificio.
Perchè coibentare il tetto
Il tetto rappresenta un elemento determinante per una casa: non solo la ripara dalle intemperie, ma ha anche il compito di proteggere dal caldo e dal freddo. In estate il tetto accumula calore, in inverno "assorbe" il freddo. Se ben costruito e arricchito dalla presenza di materiali isolanti e coibentati, ciò che si ottiene è un equilibrio termico perfetto durante tutte le stagioni dell'anno: in inverno il freddo non penetrerà nell'abitazione e il caldo non uscirà, mentre in inverno si verificherà l'esatto contrario.
Con più il tetto presenta una superficie piana, più si dovrebbe pensare ad una coibentazione di qualità e ben realizzata. Rispetto ad una superficie inclinata, la superficie piana è maggiormente a contatto diretto con i raggi solari, i quali scaldano maggiormente facendo arrivare in estate e nelle ore più calde, le tegole e le parti strutturali ad una temperatura anche di 80°C. In inverno accade che una superficie piana è più predisposta a percepire il freddo rispetto ad una inclinata.
Ci sono diversi modi per ottenere la coibentazione del tetto, ciascuno con le proprie caratteristiche. Il risparmio energetico è notevole e tangibile soprattutto per coperture di grandi superfici. Inoltre l'operazione di coibentazione è possibile anche successivamente e non deve essere per forza correlata alla costruzione di nuovi edifici. Migliorando la classe energetica è possibile beneficiare di incentivi statali che permettono un recupero di parte della spesa necessaria per lo svolgimento dei lavori.
In ambito di coibentazione tetto, è necessario distinguere tra un sottotetto abitabile oppure un solaio non abitabile. Nel primo caso è possibile stendere i materiali appositi isolanti direttamente alla struttura del tetto, mentre nel secondo caso questi sono applicabili al solaio, rivestendo poi il tutto con un massetto leggero per evitare di appesantire in eccesso la soletta.
Come isolare con i materiali coibentati
L'isolamento del tetto deve effettuarsi con materiali che si caratterizzano per avere una conducibilità termica costante, posati in accoppiamento a materiali bituminosi. Materiali coibentati di qualità prevedono un'inalterabilità al calore e un'ottima resistenza alle dilatazioni dovute agli sbalzi termici, in maniera tale che non danneggino le parti e le eventuali membrane attigue (ad esempio lo strato impermeabilizzante).
Isolando direttamente il solaio è possibile posare uno strato coibentato di buon spessore in maniera più semplice, salvaguardando gli ambienti sottostanti.
Un altro modo per isolare termicamente un'abitazione consiste nella realizzazione di una controsoffittatura con materiali coibentanti.
La soluzione però migliore, soprattutto in caso di abitabilità del sottotetto, è la coibentazione diretta delle falde della copertura.
I materiali possono venire installati anche dall'interno senza dover necessariamente rimuovere la struttura del tetto. La lana di roccia oppure di vetro viene applicata lasciando un'intercapedine di aria in modo che possa esser garantita la necessaria ventilazione al tetto.
Le proprietà richieste ai pannelli di coibentazione tetto
Installare i pannelli di coibentazione tetto deve essere un processo semplice e pratico il più possibile, anche se viene richiesto l'impiego di una forza lavoro esperta e professionista, poichè che vi sono diverse tecniche di posa che possono variare a seconda della tipologia di pannelli e di materiali utilizzati.
I pannelli coibentati composti da una struttura sandwiches mostrano alcune interessanti proprietà, oltre ovviamente a quella di isolare termicamente l'abitazione, che è la principale.
- Resistenza meccanica.
- Installazione semplice.
- Prezzo non troppo elevato.
- Impermeabilità.
- Traspirazione.
- Resistenza nel tempo.
- Isolamento acustico.
- Stabilità termica e temporale.
- Ecologici.
- Rispettosi delle normative vigenti.
Come sono composti i pannelli coibentati per il tetto
Un pannello coibentato è composto da uno strato di materiale isolante contenuto all'interno di due rivestimenti metallici, in grado di dare corpo e struttura alla posa e al sistema di coibentazione tetto, senza rinunciare alle proprietà meccaniche.
Le lastre metalliche sono realizzate in rame, alluminio, zinco, acciaio, ciascuna con le sue specifiche proprietà a seconda dell'applicazione. Installazioni civili, residenziali e industriali richiamano a esigenze differenti e quindi è necessario rispondere a determinate richieste tecniche in maniera dinamica ed efficace. Per incrementare la durata nel tempo è possibile che vi sia un leggero strato di pvc spalmato in superficie. Il legno, una volta impiegato anche in luogo delle lamine metalliche, viene oggi utilizzato in questa veste solo per pannelli idonei a coibentare le pareti, ma non il tetto. Tale materiale trova invece spazio all'interno del pannello, essendo un eccellente isolante per coibentazione.
Le due lamine racchiudono i materiali speciali, i quali possono essere naturali oppure sintetici, a seconda dei casi.
Alcune tipologie di pannelli per coibentazione si prestano maggiormente all'installazione su coperture piane, mentre altre sono più indicate a tetti spioventi. Anche sotto l'aspetto estetico sono stati compiuti miglioramenti notevoli grazie a finiture gradevoli, addirittura rivestite con finte tegole che donano una visione di grande effetto.
La tecnologia è insita nel pannello, nel processo di costruzione e nelle modalità di posa: lo scopo è sempre quello di incrementare le prestazioni isolanti e di donare resistenza proponendo strutture coibentate che possono essere dotate di autoportanza.
I materiali per la coibentazione tetto
Tra i vari materiali utilizzati per la coibentazione del tetto, vi sono elementi naturali e altri sintetici, che vengono assemblati solitamente sottoforma di pannelli per rendere la posa più semplice e rapida.
- Materiali naturali: lana, legno, sughero, cartone. Sono i principali elementi che donano ottima coibentazione termica, non contengono elementi nocivi e garantiscono la giusta traspirabilità evitando fenomeni di muffe e condense.
- Materiali sintetici: poliuretano, poliestere e polistirolo sono i principali materiali sintetici per la coibentazione. Derivano da processi chimici e hanno un potere isolante leggermente inferiore rispetto ai materiali naturali, il cui costo però è superiore. Un materiale sintetico tra i più impiegati è la schiuma di poliuretano, facilmente adattabile all'area di lavoro, non troppo costosa e dalle ottime proprietà isolanti.
Vediamo ora alcune tipologie di pannelli per coibentare il tetto di casa.
- Pannelli in sughero: il materiale naturale è eccellente sotto ogni aspetto. Ottimo isolamento termico, eccellente traspirabilità, pulizia, facilità di posa sia per coperture a falde che piane. Il problema però deriva dal prezzo che si presenta molto elevato. Per questo sono poco impiegati i pannelli in sughero per la coibentazione tetto, nonostante vantino anche grandi proprietà isolanti sotto l'aspetto acustico.
- Pannelli in fibra di legno: ottimo potere di coibentazione per la fibra di legno che deriva da scarti di lavorazione. Una volta raccolta, pressata e lavorata viene venduta in pannelli che possono arrivare anche fino a 10 cm di spessore. Buona installabilità e lavorabilità, ottima traspirazione e ottime capacità termoisolanti per ogni genere di tetto. Il prezzo è più basso rispetto al sughero e come proprietà si avvicina molto alle sue performances.
- Pannelli in lana di roccia: il materiale è polifunzionale in quanto non solo coibenta e isola termicamente, ma offre anche grande capacità si smorzare i rumori. Questi pannelli sono ignifughi, stabili alle diverse temperature, resistenti nel tempo agli attacchi di parassiti e muffe, ma soprattutto hanno un prezzo non eccessivo. Per l'installazione si richiede un'opera professionale e una buona ventilazione del tetto.
- Pannelli in cartongesso: vengono impiegati per rivestire lo strato di coibentazione, donando un aspetto estetico piacevole. Anche il cartongesso è un materiale in grado di dare il suo contributo in termini di isolamento, ma rende al meglio se abbinato a pannelli naturali o sintetici, come spesso avviene.
- Pannelli sintetici: sono composti interamente da fibre sintetiche come polistirolo, poliuretano e poliestere, anche in forma espansa. Hanno il vantaggio di avere un costo più basso rispetto ai pannelli naturali, ma le loro proprietà sono diverse, sia in termini di isolamento che in quelli della traspirabilità. Per questi motivi la loro installazione deve essere fatta in maniera più attenta e richiede particolari accorgimenti (ad esempio è consigliabile la ventilazione sotto la copertura).
- Pannelli misti: rappresentano un sistema molto diffuso e particolare, molto utilizzato per proprietà e costi relativamente bassi, anche se questi possono variare a seconda delle percentuali tra parte naturale (lana) e sintetica (presente sempre almeno al 20%). Le fibre di poliestere presenti fungono anche da collante.
Coibentare in sicurezza
Ci sono dei materiali che pur avendo ottime proprietà non vengono più impiegati. Un caso noto è l'amianto (il cosiddetto Ethernit). La sicurezza è una parte fondamentale per un pannello di coibentazione tetto, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello pratico e funzionale. La sicurezza non deve mai mancare.
La normativa 89/106 CEE è quella che impone la marchiatura europea CE a ciascun pannello utilizzato in Italia e in Europa. Per ottenerla significa che il prodotto deve sottoporsi a test meccanici, termici, ambientali, chimici, di diverso genere e solo nel caso in cui i risultati ottenuti sono positivi esso si fregerà del marchio CE.
Si ha una classificazione che può dare indicazioni su alcune proprietà dei pannelli di coibentazione, soprattutto per quanto concerne la resistenza alle fiamme.
- Classe 0 oppure A1: appartengono a questa categoria i pannelli composti da materiali che si possono definire prvi di combustione, quindi che non bruciano.
- Classe 1 oppure B: pannelli a bassa infiammabilità.
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