- sabato 4 agosto 2018, 11:25
Comprare casa all'estero: tutto quello che c'è da sapere
Lo sappiamo bene, vivere in Italia ha i suoi punti positivi, ma anche molti negativi e di certo uno di questi è la difficoltà che può incontrare una persona del ceto medio a comprare casa. Che sia la prima o la seconda casa le leggi che vigono in questo paese non stimolano il mercato immobiliare che è saturo da ormai decenni e in perenne crisi. Molti sono gli italiani che decidono quindi di investire all'estero i propri risparmi sia nella speranza di vedere i propri investimenti aumentare di profitto e sia perchè si pensa che sia più facilmente gestibile e meno costosa da mantenere. Il fatto che molti scelgano questa soluzione però non ne fa automaticamente quelle più vantaggiosa e semplice, infatti bisogna considerare tutte le differenze anche a livello burocratico che posso correre nell'acquisto di una casa in un determinato paese. In questo articolo dunque analizzeremo i punti cardine dell'acquisto di una casa all'estero e i consigli grazie ai quali potrà risultare più semplice e a questo punto si, molto vantaggioso!
Perchè conviene investire all'estero e dove?
Sono passati sei anni dall'inizio della crisi del 2012 che ha compito in primis l'America per poi riversarsi in Europa dove l'euro ha contribuito ad acuire le differenze di potere economico dei paesi membri dell'Unione. E' tutto partito proprio dalla speculazione immobiliare negli Stati Uniti d'America a la fragilità del mercato che ha poi riversato le proprie conseguenze anche in Europa.
In Italia dopo la scelta da parte dei governi che si sono succeduti in questi sei anni di intraprendere una linea di austerity nei confronti del risparmiatore medio aumentando le tasse, abbiamo visto il mercato dell'immobile scendere . Questo si è lievemente risollevato negli ultimi anni, ma sempre a causa dell'euro e della disparità che è presente tra le varie economie dei paesi membri, la crisi si è ripercossa nel libero mercato, gli investimenti si sono sposati dove è maggior presente il capitale ed il potere di acquisto è più alto. Questi ha portato ad un conseguente abbassamento dei prezzi degli immobili e quindi alcuni paesi hanno visto aumentare notevolmente questo settore. Paesi come la Spagna e l'Inghilterra, anche grazie alle loro politiche di incentivazione, sono riusciti a risollevare il mercato ed in alcune zone i prezzi sono scesi fino al 20%. Tutto questo ha dunque portato ad una domanda maggiore in quei paesi anche da parte di persone del ceto medio, magari pensionati che vogliono passare la propria vecchiaia in un ambiente più confortevole, vedendosi comunque aumentare l'aspettativa di agiatezza. Se si pensa che il secondo semestre del 2015, quindi pochi anni dopo l'inizio della crisi in Europa, si è chiuso inaspettatamente vedendo aumentare anche più del previsto l'acquisto di immobili di italiani all'estero, superando le 47.000 transazioni, con investimenti di circa 7 miliardi di Euro.
Non è necessario neanche spostarsi troppo dall'Italia per trovare una condizione maggiormente favorevole. Come detto in precedenza la Spagna rappresenta uno dei primi paesi dove l'italiano va ad investire in un immobile, anche grazie alla semplicità della lingua. Oltre alle grandi città come Barcellona dove il prezzo al metro quadro può aggirarsi intorno a 1.800- 3.000 o Madrid (2.600-4.500) le mete più gettonate sono le isole Spagnole, le Canarie e Baleari , paradiso proprio per quei pensionati sopracitati che cercano un posto dove rilassarsi durante la vecchiaia . Secondo alcuni sondaggi infatti quasi mezzo milione di italiani over 60 vive all'estero forte della minor pressione fiscale e dei vantaggi economici. Il Portogallo si rivela un altro paese estremamente conveniente e frequentato da Italiani e Lisbona da molti è indicata come la capitale economica più conveniente dell'Unione. Forte della loro storia, cultura simile ma quel tanto diverso da stimolare, Spagna e Portogallo si dividono il primato di paesi vacanzieri per la seconda casa avendo inoltre bellissime coste che danno sul mediterraneo e sull'oceano.
Rimanendo sempre in ambito Europeo è difficile dimenticare la costa dell'ex Jugoslavia, con la Croazia a farla da padrone. Anche qui forte del calo dei prezzi negli ultimi sette anni ha visto attirare numerosi investitori specialmente nelle isole nel mare Adriatico. Diverso discorso invece per la Grecia che nonostante il netto e quasi drastico calo dei prezzi, non è riuscita a convogliare sufficienti investimenti e incentivi a livello fiscale tali da attirare investitori esteri, rimanendo ancora un paese incerto e economicamente debole. Passando alla Gran Bretagna, Londra rimane la località perfetta per assicurare i vostri risparmi. Certo, se scegliamo di investire in una zona residenziale i prezzi si aggirano intorno ai 10.500-23.000 al metro quadro, ma secondo gli analisti nel prossimo semestre, anche contro le previsioni della brexit, i guadagni sul proprio investimento possono crescere fino ad un 10 per cento. Al contrario l'ingente investimento che si dovrebbe spendere per un immobile nella capitale francese non equivarrebbe ad un guadagno e molti esperti sconsigliano di investire a Parigi.
Fuori dall'Europa invece la situazione si mostra piuttosto variopinta ed interessante. Gli Stati Uniti d'America si sono risollevati dalla crisi ormai da qualche anno e forti di città come New York, vede gli investimenti crescere in Florida e quindi a Miami che negli ultimi anni ha visto aumentare anche la pubblicizzazione delle località. Passando invece all'Australia, meta molto ambita specialmente dalle giovani coppie anche grazie al fervente periodo che sta attraversando il paese del Commonwealth a livello culturale e sociale, Sidney è di certo la città con il maggior numero di investimenti che nei prossimi anni potranno aumentare di profitto anche fino al 15%.
Se siete in cerca invece di offerte convenienti che riescano a massimizzare profitto, investimento e soprattutto la resa quindi la bellezza dell'immobile, Pukhet, la Repubblica Domenicana e la Thailandia si mostrano come le zone più convenienti in Asia, essendoci la possibilità di acquistare villette familiari molto vicine alla spiaggia a prezzi modici, intorno ai 50 mila euro e nel caso in cui si volesse una villa extra lusso si arriverebbe a 150 mila euro. Diciamo un prezzo più che abbordabile per un Italiano che vuole investire.
Come investire e a chi affidarsi
Per prima cosa è importante informarsi bene sulle leggi vigenti nel luogo in cui s'intende investire i propri risparmi, tutto questo perché molto spesso per non dire quasi sempre le leggi vigenti negli altri paesi sono totalmente differenti da quelle che ci sono in Italia e di conseguenza prima di versare una qualsiasi somma è importante sempre essere ben informato. Tutto questo all’atto pratico porta al dover sempre prima stipulare un contratto preventivo, cioè una scrittura anche privata che però legalizzi la compravendita e di conseguenza eviti che la casa venga venduta a qualcun altro mentre la trattativa sta procedendo. Non dimentichiamo infatti che tutto questo avviene molto spesso a distanza e i venditori si approfittano della vostra assenza per minimizzare i tempi in cui la casa è in vendita aumentando esponenzialmente le domande di offerta, passando da sito a sito e da agenzia ad agenzia. Detto ciò è necessario anche tracciare il proprio denaro per essere totalmente sicuri che la compravendita sia giunta a buon fine e tenga traccia del denaro versato. L’accordo è ufficiale però solo se nel paese vige una legge che lo reputi vincolante, a quel punto avete effettivamente diritto alla casa per la quale avete stipulato l’accordo.
Il sostanziale problema però rimane la difficoltà a gestire la compravendita. Per quanto voi siate informati a volte è molto più conveniente e sicuro affidarsi ad una agenzia locale ferrata in materia di compravendita immobiliare. Il rischio di portare avanti una trattativa da soli che finisca poi in un enorme bolla è troppo alta.
Il primo ostacolo è di certo quello linguistico, che può essere aggirato nel caso in cui si conosca la lingua del posto, ma a volte non basta specialmente nella lettura e nell'interpretazione dei documenti ufficiali, per i quali è necessario uno specialista che sappia dove guardare. Inoltre per investire in totale sicurezza abbiamo bisogno di sapere se esistono dei costi extra non riportati e a quali noi non abbiamo pensato, non conoscendo a fondo le leggi del paese. Infatti spesso il prezzo dell’immobile non comprende alcune spese come il trasferimento e il cambio di denaro nella valuta di quel Paese, le spese per la messa a norma dell’immobile, sempre secondo le leggi vigenti, oppure le spese di traduzione dei documenti e la stima dell’immobile da parte di professionisti venuti a posta valutarla. Tutto questo generalmente è indicato come spesa extra ed è appunto rilevato da professionisti che operano nell’ambiente, ambiente che è proprio quello della vendita da parte di stranieri.
Altro problema non da poco è quello della scelta del pagamento. Cerchiamo subito di chiarir in modo definitivo che la detenzione di capitali all’estero, da parte di residenti in Italia, è legale, di conseguenza non ci sono problemi ad aprire un conto all’estero.
Potremmo però anche portare direttamente il denaro cartaceo. Qui però sorgono dei limiti che vanno specificati per i paesi, ma in genere la legge non permette di portare con sé più di 10.000 euro a persona non dichiarati, pena una multa che può andare anche al 40% dell’importo esportato.
L’apertura di un conto all’estero ha inoltre dei costi non esigui e in definitiva a meno che non sia strettamente necessario è più conveniente, e meno problematico, pagare con un bonifico internazionale.
Toccare sempre prima con mano
Sembra scontato ma il consiglio principale è quello di non comprare mai sulla base di foto su internet o messaggi di posta elettronica. Il contatto diretto rimane l’unica e migliore arma che abbiamo per cercare di di evitare fregature e brutte sorprese. Anche se si tratta di uno sforzo non indifferente a livello economico il dover spesso viaggiare nel paese dove si intende investire, i punti a favore di un contatto diretto sono troppi, in quanto ci si rende conto di determinate condizioni, anche lo stato di conservazione dell’immobile ad esempio. In sostanza è sempre meglio toccare con mano prima di comprare.
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