- lunedì 11 giugno 2018, 16:56
Cucina, come progettarla? Idee, suggerimenti e consigli pratici
Progetti e arredi per la cucina
La linea di molte cucine con il tempo può apparire superata o più semplicemente può non rispondere più alle moderne esigenze. Ecco quindi che possono bastare alcuni piccoli cambiamenti per ottenere davvero ottimi risultati nel cercare di progettare la cucina in maniera ottimale.
Come rendere vivace e accogliente una vecchia cucina
I piani di cottura, quelli di lavoro o lo spazio in cui riporre gli utensili sono troppo limitati, e tuttavia ritenete che questi incovenienti non giustifichino una completa ristrutturazione della cucina? Gli armadietti sono ancora in buone condizioni, ma non del tutto adeguati alle vostre esigenze? Vorreste inserire un nuovo elettrodomestico, per esempio un congelatore?
Spesso è possibile rimediare a questi inconvenienti senza ricorrere a interventi radicali. In primo luogo, stabilite che cosa non vi soddisfa della vostra cucina. Le soluzioni possono andare da una semplice riverniciatura, che ne migliori l'aspetto, a misure più drastiche come la sostituzione di tutti gli elementi.
Progettare la cucina: impostare l'esame del problema
Ogni cucina è un problema a sé stante e di conseguenza le soluzioni saranno molteplici. Un punto di partenza imprescindibile sarà naturalmente la vostra disponibilità economica e il numero di anni in cui pensate di continuare ad abitare nella vostra casa. Un bel set di mobili da cucina può essere fondamentale, ma se pensate di traslocare nell'arco di pochi anni potrebbe essere un pessimo investimento. Inoltre, tenete presente anche il numero dei membri della famiglia, l'arrivo di un nuovo figlio oppure l'accoglimento di un parente anziano potrebbe modificare le vostre esigenze.
Per stabilire se la vostra cucina non è efficiente quanto potrebbe esserlo, esaminate con cura e con metodo la sistemazione attuale. Siete sempre stretti a frugare in armadietti troppo in basso o troppo profondi? Il frigorifero è abbastanza a portata di mano? Consultate anche i familiari e gli amici: talvolta un ‘estraneo’ individua immediatamente delle pecche cui voi siete abituati. Dunque, stabilite le modifiche che potete attuare da soli e quelli che invece richiedono l'intervento di professionisti. In quest'ultimo caso fatevi fare un certo numero di preventivi: sarete stupite nel vedere quanto i prezzi possano variare.
Rinnovare la cucina problemi e soluzioni
La cucina vi appare angusta? Nessun problema, potete guadagnare spazio facilmente sistemando la lavatrice in un rispostiglio se lo avete, o in bagno. Oppure, soluzione più drastica, allargare la cucina demolendo il muro che la divide da un'altra stanza, creando così una zona unica cucina/sala da pranzo.
Non avete spazio dove riporre le cose? Aggiungete scaffali oppure griglie e ganci per appendere pentole, padelle e altri utensili da cucina. Sfruttate gli angoli installandovi ripiani girevoli.
Il pavimento è logoro? Potete rivestire i pavimenti con strisce di laminato simile al parquet, di facile applicazione, oppure, se preferite, con quadrotti autoadesivi di linoleum. Un altro sistema economico e poco impegnativo è quello di nascondere la parte centrale della stanza con una bella stuoia colorata.
I ripiani di lavoro non sono sufficienti? In questo caso aumentate lo spazio sistemando in un cestello estraibile, vicino alle prese di corrente, i piccoli elettrodomestici in modo che siano facilmente raggiungibili. Se c'è spazio sufficiente, aggiungete un tavolo contro il muro al centro.
L'ambiente è tetro? Migliorate l'illuminazione con faretti dedicati alle singole zone: piano di lavoro, lavello e via discorrendo. File di faretti nascosti sotto gli armadietti o sotto gli scaffali illumineranno le zone d'ombra e daranno alla vostra cucina un aspetto accogliente nelle ore notturne. Lasciate entrare la luce del sole sistemando alle finestre tende leggere e semplici che si possano fermare con bracciali.
Le modifiche più facili e semplici da realizzare
Pochi cambiamenti che non comportano grandi spese o fatica possono modificare l'aspetto di una cucina non precisamente attraente. Se la vostra è funzionale ma priva di carattere, e se le vostre disponibilità non consentono una ristrutturazione radicale, prendete in considerazione questi spunti.
Ravvivate le pareti con un nuovo intonaco o con una tappezzeria. Orientatevi su prodotti indicati per ambienti umidi. Aggiungete piastrelle sia come elemento decorativo che protettivo. Per risparmiare comprate piastrelle in tinta unita e impiegate quelle decorate solamente per i bordi.
Rinnovate gli armadietti ridipingendo gli sportelli. Se la pittura è in buone condizioni ma in una tonalità spenta, ravvivate l'insieme con decorazioni a stencil oppure colorando i bordi. Anche la sostituzione dei pomoli è una soluzione a buon mercato per cambiare l'aspetto di vecchi mobili.
Aggiungete tocchi di colore scegliendo accessori vivaci come vasi, contenitori per le spezie, strofinacci e altri oggetti destinati a rimanere in vista.
Mirate al tocco personale, per esempio, con una collezione di brocche su uno scaffale, con bicchieri colorati o erbe aromatiche sul davanzale.
Rendete comodo l'ambiente inserendo una penisola per la prima colazione oppure, se lo spazio è ristretto, un tavolo con sedie pieghevoli.
Progettare la cucina in un monolocale
L'arredo di un monolocale, si sa, deve sfruttare lo spazio disponibile nel modo più razionale possibile, ecco perché è necessario progettare la cucina adottando soluzioni agili.
I monolocali molto piccoli solitamente offrono uno spazio cucina, o per meglio dire una zona cottura, dove non è possibile affiancare più di due moduli standard da 60 centimetri. I modi di attrezzare questo spazio minimo sono comunque diversi, gli interessati dunque, possono operare la loro scelta in base al proprio stile di vita e alle proprie abitudini alimentari. Si tratta in pratica di individuare quali sono i servizi che ciascuno considera assolutamente irrinunciabili. Noi prenderemo in esame tre soluzioni possibili; usando il proprio metro di giudizio, ciascuno ne valuterà i vantaggi e gli svantaggi.
La prima soluzione prevede un modulo da 60 centimetri che ospita un piano cottura a quattro fuochi più un frigorifero sottopiano di dimensioni standard. La seconda soluzione prevede un modulo che include il lavello e un vano ad anta. In alto si montano 2 pensili: a quello che corrisponde al piano cottura si aggancia la cappa aspirante; a quello sopra il lavello si agganciano un piccolo forno e uno scolapiatti.
Chi ama cucinare ma detesta lavare i piatti può installare un modulo di cottura che in 60 centimetri offre oltre ai fuochi, un forno di buone dimensioni e una mini lavastoviglie.
Chi invece ritiene sufficienti due soli fuochi, può progettare la cucina installando un monoblocco che in 120 centimetri offre un lavello con ampio piano di lavoro, un forno, una lavastoviglie e un frigorifero.
Progettare la cucina in mansarda
Gli ambienti mansardati hanno un fascino che cattura l'occhio e il cuore. Non solo amore ed estetica, ma anche raziocinio; l'arredo degli spazi mansardati di fatto implica una serie di accorgimenti da non sottovalutare per evitare errori. Non tutti i mobili si addicono alle mansarde: i loro volumi vanno tenuti sotto attento controllo, ragion per cui quando di deve progettare la cucina è preferibile acquistarli su misura.
Nelle cucine mansardate, soprattutto se riferite alle abitazioni di vacanza che si impiegano anche in inverno, quando non è possibile pranzare all'aperto, la scarsità di spazio è una ferrea costante. Per muoversi a proprio agio durante la preparazione dei cibi allorché in casa circolano più di due persone, è essenziale disporre un tavolo che sappia defilarsi oppure rimpiciolirsi sensibilmente quando non deve essere impiegato, per riapparire al momento opportuno e magari ospitare 5 o 6 persone a tavola.
Il lavello nella progettazione della cucina
Essenziale in cucina, il lavello è l'elemento su cui porre maggior attenzione per ottimizzare al meglio buona parte del lavoro che si svolge in questo spazio; dunque al momento dell'acquisto bisogna valutare le proprie necessità per fare in modo che la scelta si dimostri valida nel tempo.
Il più delle volte la larghezza di un pozzetto rettangolare è di circa 40 centimetri, mentre la profondità ottimale varia dai 17 centimetri ai 19 centimetri. Per quanto riguarda l'altezza da terra, nei modelli da incasso corrisponde a quella dei piani di lavoro, ovvero 80-90 centimetri. In ogni caso la posizione del lavello deve permettere a chi lavora di raggiungere il fondo del pozzetto senza chinarsi. Per esempio, sotto un grande lavello a due vasche con piano di scolo trovano posto uno o più contenitori per i rifiuti, oltre a una serie di cestelli e cassetti per detersivi; oppure trova sistemazione ottimale la lavastoviglie, che si troverà vicina al punto di raccolta e prerisciacquo dei piatti sporchi.
Se lo spazio disponibile in cucina non è sufficiente per un modello a due vasche, potete optare tra diverse alternative ugualmente soddisfacenti: installare un lavello con vasca unica, di dimesioni ridotte o di forma speciale, ad esempio un modello ad angolo; oppure acquistare un modello a due vasche ma privo di scolatoio, sostituito da speciali piani di scolo che si possono sovraporre al pozzetto.
Per coloro che al contrario abbiano l'esigenza di avere due diverse postazioni di lavoro nella stessa cucina esistono soluzioni davvero ingegnose. Ad esempio si possono disporre due lavelli staccati e separati da un grande piano di lavoro angolare; oppure si può sfruttare una zona d'angolo inserendo un lavello di sagoma speciale, che permette a due persone di lavorare contemporaneamente sui due lati; infine, una soluzione interessante per chi dispone di una stanza molto ampia consiste nel dividere lo spazio con due lavelli centrali, accessibili da entrambi i lati.
Usi e posizioni
Tenendo presenti le dimensioni e la disposizione dei mobili di cucina, stabilite l'area in cui si troverà il cosiddetto triangolo di lavoro, che deve essere composto da tre punti chiave: i contenitori per gli alimenti, il lavello/zona di preparazione dei cibi e la zona cottura. La corretta sistemazione dei tre vertici risparmia molta fatica a chi deve cucinare.
L'altro aspetto da prendere in considerazione è l'uso principale che si dovrà fare del lavello: se possedete una lavastoviglie, questo servirà per sciacquare i piatti, ma soprattutto per preparare la verdura e per lavare pentole e recipienti di grandi dimensioni. In tal caso sarà più utile un solo pozzetto con un grande scolatoio piano di lavoro. Se invece dovete lavare molti piatti sarà indispensabile un lavello a due vasche profonde, sormontato da un grande scolapiatti.
Ovviamente la scelta della posizione del lavello è determinata dalle tubature esistenti. Qualora però le tubature dovessero ancora essere installate, prendete in considerazione l'ipotesi di predisporre due lavelli separati, uno vicino alla zona di preparazione dei cibi e l'altro accanto alla lavastoviglie.
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