- giovedì 25 ottobre 2018, 13:17
Desirée, quarto arrestato è immigrato irregolare del Ghana. Fermato a marzo ma lasciato andare
Si chiama Salia Yusif ed è originiario del Ghana il quarto uomo fermato per la morte di Desirée Mariottini, la 16enne trovata morta a Roma la notte del 19 ottobre, dopo essere stata drogata e seviziata per 12 ore all'interno di un'area occupata nel quartiere San Lorenzo.
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Nato il 17 maggio del 1986, anche il quarto fermato è irregolare. Il suo permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari dalla Questura di Napoli il 15 dicembre del 2012 è infatti scaduto da ormai quattro anni, l’11 gennaio del 2014. Il 27 marzo scorso l'uomo era stato accompagnato dal personale del Commissariato di san Lorenzo all’ufficio immigrazione della questura di Roma per essere identificato. In quell'occasione fu invitato a recarsi alla questura di Napoli, ufficio immigrazione, per regolarizzare la posizione.
Preso a Foggia da agenti della Polizia di Stato il quarto presunto responsabile dell’omicidio di #DesiréeMariottini, anche per lui l’accusa è di omicidio, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti #26ottobre pic.twitter.com/j4Rvvgkq3G
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 26 ottobre 2018
Gli altri arrestati sono:
Gara Mamadou, nato in Senegal il 20 novembre del 1991. Con permesso di soggiorno per richiesta d’asilo scaduto, era stato espulso con provvedimento del prefetto di Roma il 30 ottobre 2017 ma si era reso irreperibile.

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Minteh Brian, nato in Senegal 19 agosto 1975. Aeva presentato alla questura di Roma il 24 agosto 2017 istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari, a seguito di decisione adottata dal tribunale di Roma il 12.02.2015. La questura era in attesa di integrazioni documentali perché la domanda risultava carente della prescritta iscrizione anagrafica.

Chima Alinno, nigeriano, 46 anni, come gli altri due fermati, ha precedenti per spaccio.
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