Elezioni europee, Merkel prima ma in calo. Volano i Verdi
Elezioni europee 2019. In Brema. Questo è il quadro disegnato dagli exit poll.
Dalla consultazione elettorale - che ha registrato un'affluenza record del 60% - arriva insomma una batosta per i partiti tradizionali. L'Unione Cdu-Csu è sì il primo partito con il 27,5%, ma perde ben il 7,8% delle preferenze. Peggio fa l'Spd: ottiene il 15,6%, ben l'11,9% in meno rispetto alle scorse europee del 2014. I Verdi volano invece al 20,5%, con un clamoroso +9,8%, ben oltre le attese che li davano al 17. L'ultradestra di AfD è segnalata al 10,5%: cresce del 3,4% ma non si avvicina nemmeno al 13% che i sondaggi attribuivano ai populisti, danneggiati probabilmente anche dallo scandalo che ha travolto i loro gemelli austriaci dell'Fpoe.
Quanto alle altre liste, la Linke sarebbe al 5,5% (-1,9) ed i liberali della Fdp al 5,5 (-0,6%). Dalla Germania, poi, arriveranno anche deputati del partito animalista, del partito della Famiglia, di Volt e dei Pirati.
Grandi vincitori del voto, i Verdi esultano. «Adesso cambiamo insieme questa Europa», ha ringraziato commossa la co-leader Annalena Baerbock, secondo cui i tedeschi si sono espressi «per la protezione del clima, per la democrazia, contro il populismo e per i diritti dell'uomo». Tutti temi che hanno dominato la campagna elettorale e che i partiti della maggioranza che sostiene Angela Merkel, ammettono i loro stessi leader, non sono stati capaci di affrontare adeguatamente. Spd e Cdu, cui i Verdi hanno sottratto più o meno un milione di voti ciascuno, hanno perso soprattutto tra i giovani elettori: probabilmente ha influito il video virale su Youtube dell'influencer Rezo che incitava a non votare i partiti di governo accusandoli di non aver fatto abbastanza per la protezione del clima.