Europee, nel paese di Renzi il Pd perde il 24%. La Lega conquista Riace e Lampedusa
C'era la festa della Lega a Pontida, quel 13 giugno del 2009. Napoli; recordman da Pescara a Palermo. Vola oltre il 30% anche a Riace, il comune che la sinistra ha battezzato modello d'accoglienza per i migranti e che evidentemente tanto modello non si sentiva, visto che Mimmo Lucano neanche ce l'ha fatta ad essere eletto consigliere.
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Matteo Salvini assieme alla vittoria si prende anche i simboli, lasciando a M5s e Pd le briciole. Il primo è, appunto, Riace; l'altro è Lampedusa: la Lega vola al 45% anche se votano in 600 su oltre 5mila. E però Pietro Bartolo, il medico di 'Fuocoammarè che va a Bruxelles con il Pd con 220mila voti, sull'isola prende 250 preferenze contro le 410 di Salvini. Altri simboli, altre vittorie: Lega sopra il 42% ad Amatrice e Arquata del Tronto, i paesi del terremoto di agosto 2016, e sopra il 50% a Macerata, la città dove la morte di Pamela ha scoperchiato l'insofferenza diffusa verso gli immigrati. Un discorso a parte merita la perfomance dei Verdi, che spopolano in Germania e in Italia stentano. Il miglior risultato lo ottengono nel nord est, andando di poco sopra il tre, ma al sud e nelle isole i temi ambientalisti sono confinati sotto il 2%.
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E i Cinquestelle? Due sorrisi nella disfatta: a Vulturara Appula, il paese del premier, con il 49,82%. E nel feudo del leader, Pomigliano d'Arco. Di Maio aveva votato tra i sorrisi e le iperboli dei fan: «sei il Maradona della politica». Ottiene un 44,59% e confina la Lega al 5,68%, anche se pure a casa sua in 351 preferiscono Salvini. Per il resto, solo dolori. Tradisce Sant'Ilario, nella Genova del fondatore: al seggio di Beppe Grillo il Movimento prende il 13% e viene scavalcato sia dal Pd sia dalla Lega. E volta le spalle a Di Maio pure la Val di Susa, terra no Tav e dalla nascita del Movimento feudo grillino: a Chiomonte, il comune del (finora) unico cantiere italiano, la Lega è al 36 e i 5S al 23%, a Susa, 33,4% contro 26,5%. Salvini ha già detto a lettere cubitali che il treno va fatto, ora sembra dirlo anche parte della valle.