lunedì 16 settembre 2019, 16:50

Ezio Bosso, ecco la malattia che lo ha colpito

Ieri, dal palco del Festival del Levante di Bari, SLA, la sclerosi laterale amiotrofica, patologia in cui i primi sintomi, episodi di atrofia muscolare, si trasformano in pochi anni nella compromissione totale delle funzioni vitali.

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Bosso, pur non essendo affetto da SLA, ha sviluppato una malattia autoimmune i cui effetti sono essenzialmente gli stessi della sclerosi laterale. Anche nel suo caso infatti a essere colpiti sono i motoneuroni, le cellule cerebrali responsabili del controllo dei movimenti, che portano alla paralisi progressiva della muscolatura volontaria, la perdita di forza negli arti e dei muscoli adibiti a funzioni vitali come la respirazione e la deglutizione. Come nel caso della SLA, non esistono cure per la patologia che afflige Bosso e l'unico farmaco in circolazione, il riluzolo, perde efficacia man mano che il corpo del paziente si abitua alla sostanza. 

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Della malattia a Vanity Fair, nel 2017, parlava così: «Un incidente, un terremoto, una storia. La mia storia. Noi siamo composti da storie, e non ci sono storie belle o brutte. Però hanno dei colori: possono essere tristi, disperate, allegre. Quello che bisogna evitare sono le storie noiose. Il mio disagio è per me occasione di non annoiarmi mai».

Ad aiutarlo, oggi come allora, è sempre la musica, che Bosso non abbandonerà mai, nonostante le notizie che si sono diffuse ieri dopo l'annuncio sul palco. Per questo oggi è intervenuto sul suo profilo Facebook, specificando che la sua non era una dichiarazione d'addio al mondo della musica, ma solo al pianoforte, per via dei dolori alle dita. «Ho solo risposto (come dovreste aver notato) che non faccio più concerti da solo al pianoforte perché lo farei peggio che mai e già prima ero scarso  :) cosa che avevo già annunciato 2 anni fa
MA CONTINUO A FARE MUSICA E MEGLIO DI PRIMA! NON MI SONO RITIRATO».





 

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