domenica 8 settembre 2019, 22:51

«Chi uccide è sempre un assassino»: rabbia social per il titolo-choc sul femminicidio di Piacenza

«Chi uccide è sempre un assassino». Esplode la rabbia sui social per come è stato trattato nelle cronache di quotidiani e siti web l'ennesimo femminicidio, quello di Elisa Pomarelli uccisa dall'amico Massimo Sebastiani che ha confessato. Donne dello spettacolo, politiche e professioniste ma anche tanti uomini si sono indignati.  Su tutti, a finire sotto accusa, è stato un titolo che ha definito l'assassino un «gigante buono».

In molti hano chiesto l'intervento dell'Ordine dei Giornalisti. 
«Come si può definire un gigante buono un uomo che ha ammazzato una donna?». Finché non ci sarà un cambiamento culturale, hanno fatto notare in tanti, non si potranno fermare i femminicidi. «Cosa c'entra l'amore con un uomo che uccide?», uno dei tanti commenti. Una valanga di tweet per contestare il titolo choc sul femminicidio di Piacenza. Massimo Sebastiani era ossessionato dalla 28enne e non accettava il suo rifiuto. I due erano scomparsi il 25 agosto scorso, sabato è stato trovato lui nascosto in un solaio di una casa di campagna. Agli inquirenti Sebastiani ha indicato il luogo in cui aveva nascosto il cadavere della donna. 

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