- martedì 31 dicembre 2019, 12:11
Baghdad, assalto all'ambasciata Usa. Trump accusa: «Iran responsabile»
Caos in Iraq, dove migliaia di persone stanno manifestando davanti all'ambasciata americana di Baghdad per protestare contro i raid Usa sulle basi dei miliziani sciiti. Le forze di sicurezza irachene hanno respinto un attacco di manifestanti all'ambasciata americana a Baghdad, frapponendosi tra loro e le porte della sede diplomatica. Lo riferiscono i media internazionali. I manifestanti hanno oltrepassato i checkpoint della Green Zone, abitualmente blindata, al grido di «Morte all'America» e bruciando bandiere americane.
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I manifestanti hanno dato fuoco ad una delle torrette di guardia del complesso che ospita la sede diplomatica: lo riporta la Bbc online. Le forze Usa, scrive inoltre l'emittente, stanno cercando di disperdere i manifestanti con gas lacrimogeni. Almeno 10 manifestanti sono rimasti secondo i media arabi. Sul posto sono arrivati il ministro iracheno dell'Interno e di alcuni deputati. Il primo ministro dimissionario dell'Iran, Adel Abdel Mahdi, ha esortato le migliaia di manifestanti a ritirarsi.
Trump accusa l'Iran
«L'Iran sarà ritenuto pienamente responsabile delle vite perse o dei danni subiti da qualsiasi delle nostre strutture. Pagheranno un GRANDE PREZZO! Questo non è un avvertimento, è una minaccia. Felice anno nuovo!». Così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un tweet, mentre a Baghdad l'ambasciata statunitense è ancora accerchiata dai manifestanti.«L'Iran ha ucciso un contractor, ferendo molti. Noi abbiamo risposto duramente e lo faremo sempre. Adesso l'Iran sta orchestrando un attacco all'ambasciata americana in Iraq. Saranno ritenuti pienamente responsabili. Inoltre, noi ci aspettiamo che l'Iraq impieghi le sue forze per proteggere l'ambasciata, e così siete avvisati!»: lo ha twittato oggi il presidente americano Donald Trump commentando l'attacco in corso all'ambasciata statunitense a Baghdad in segno di protesta contro i raid Usa sulle basi dei miliziani sciiti in Iraq.
Appello del premier iracheno: lasciate l'ambasciata. Il primo ministro iracheno, Adel Abdul-Mahdi, ha invitato i manifestanti a lasciare «immediatamente» i dintorni dell'ambasciata americana a Baghdad, presa d'assalto stamane da migliaia di persone per protesta per i raid statunitensi in Iraq e in Siria contro la milizia sciita filo-iraniana Kataib Hezbollah. Lo ha riferito l'emittente 'Sky News Arabià, precisando che Abdul-Mahdi ha anche proclamato tre giorni di lutto nazionale per i miliziani morti nei raid statunitensi.
Iran killed an American contractor, wounding many. We strongly responded, and always will. Now Iran is orchestrating an attack on the U.S. Embassy in Iraq. They will be held fully responsible. In addition, we expect Iraq to use its forces to protect the Embassy, and so notified!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) December 31, 2019
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