- lunedì 23 luglio 2018, 13:40
La cucina componibile: soluzione versatile, funzionale e in stile
La cucina è il cuore pulsante di una casa e anche il luogo più vissuto. Una piccola fucina dove sperimentare la preparazione dei cibi, ma anche un luogo di convivialità dove ritrovarsi per condividerli e dove ricevere gli amici più intimi. Scegliere una cucina componibile diviene spesso la scelta più idonea per combinare insieme funzionalità e design, stile e praticità. Le aziende produttrici nell’evoluzione dei modelli proposti e grazie alla possibilità di scegliere stili, materiali e colori differenti, riescono ormai a soddisfare praticamente tutte le esigenze di arredo. Gli elementi di base e gli accessori vengono accuratamente progettati e realizzati per ottimizzare al meglio gli spazi e per assolvere in modo funzionale sia alla necessità di contenimento che alla comodità nello svolgimento di tutte le attività praticate in una cucina.
I vantaggi di scegliere una cucina componibile
La caratteristica peculiare di una cucina componibile è la sua versatilità. Numerose sono, ad esempio, le ingegnose soluzioni salvaspazio per gli ambienti più angusti. Si possono facilmente scegliere modelli da armonizzare con lo stile d’arredamento della casa. Le aziende produttrici, infatti, hanno declinato innumerevoli design capaci di soddisfare molteplici gusti e soluzioni d’arredo. Dallo stile moderno al classico, dallo stile rustico al vintage, ognuno potrà facilmente ricreare l’atmosfera elegante o minimalista che meglio si adatta all’ideale della propria cucina e senza rinunziare alla praticità dell’insieme. Si possono, inoltre, creare differenti tipi di composizione, da quella lineare a quella ad isola, di facile messa in opera e soprattutto dall’effetto finale garantito.
Ma l’adattabilità delle cucine componibili riguarda anche il budget che si ha a disposizione. Esistono in commercio ottime cucine economiche in laminato dalle linee semplici, ma dall’elevato rapporto qualità prezzo, capaci di assicurare gusto, fantasia e funzionalità. In più, essendo caratterizzata da specifici kit di assemblaggio, semplici ed immediati, montare una cucina componibile è molto più economico e conveniente rispetto alle classiche cucine su misura. Si tenga ancora presente che l’economicità della scelta riguarda anche la durata della cucina stessa, risultando di gran lunga superiore.
Un altro vantaggio particolarmente importante da non sottovalutare è legato alla sua manutenzione nel tempo. Sostituire interi componenti o singole parti della cucina, come ad esempio ante, maniglie, cardini e altre parti di ricambio, spesso facilmente soggette ad usura, nelle cucine di serie è estremamente semplice. Basta rivolgersi al proprio rivenditore di fiducia, procedere con l’ordine e in poco tempo il personale specializzato, sempre a disposizione dei clienti, potrà risolvere ogni problema.
I moduli delle cucine componibili
Gli elementi fondamentali sono essenzialmente quattro: le basi, i pensili, le colonne e il top o piano di lavoro. Ogni cucina di serie armonizza l’insieme della composizione dei moduli sia da un punto di vista stilistico che in relazione alle specifiche funzioni che devono svolgere. Le misure e le dimensioni risultano standard per facilitarne l’assemblaggio, per quanto in ogni differente collezione vengono spesso proposti pezzi speciali salvaspazio, di grande utilità per gli ambienti di piccole dimensioni o per originali soluzioni angolari. Agli elementi di base vengono poi, all’interno delle collezioni, abbinati i modelli di tavolo e sedie più confacenti.
I materiali utilizzati per i mobili da cucina sono il legno, il laminato e il laccato. Nelle cucine di stampo più classico generalmente si utilizzano differenti tipi di essenze lignee, capaci di creare una particolare atmosfera calda dal gusto antico. Mentre per le cucine moderne o contemporanee si prediligono, in diverse colorazioni e finiture, sia i laminati che il laccato. Quest’ultimo materiale, tuttavia, risulta più delicato e meno stabile nel tempo in relazione alla brillantezza dei colori.
Anche i sistemi di apertura delle ante possono essere abbastanza vari, prevedendo o meno la presenza di maniglie. Per cucine dalla forma lineare e in stile contemporaneo un sistema sempre più in voga è quello dell’apertura a spinta, in cui non si prevede uso di maniglie e l’apertura viene realizzata attraverso una piccola pressione da esercitare sull’anta. Ma esistono molteplici altre tipologie di apertura a seconda delle specifiche esigenze di funzionalità e spazio di cui si necessita, come i sistemi a ribalta o scorrevoli. Per cucine di tipo classico, invece, il sistema più utilizzato è quello a battente con maniglie ricercate e in stile, capaci di regalare un tocco di eleganza in più alla cucina componibile.
L’indispensabile funzione di contenimento degli elementi pesanti come stoviglie, posateria, servizi di piatti ecc., viene assolta dalle colonne, generalmente alte circa due metri, e dalle basi, poste nella parte inferiore della cucina e comprensive anche di cassettiere. Mentre ai pensili, oltre alla funzione di contenimento di elementi più leggeri, come derrate alimentari, barattoli, spezie ecc., viene spesso delegata anche un preciso ruolo stilistico attraverso l’uso di eleganti vetrinette o composizioni con vani a giorno, da abbellire con oggetti ricercati e originali.
Il piano di lavoro o top si configura come l’elemento principale di una cucina componibile. Deve essere bello, resistente e funzionale. La sua scelta non solo deve potersi armonizzare con lo stile e il design dell’intero mobilio, ma deve soprattutto tenere conto dell’uso intensivo che se ne farà e della necessità di facilitare le operazioni di igiene e pulizia. I materiali proposti dalle aziende produttrici sono innumerevoli e dai costi abbastanza variabili. Ecco i principali:
• laminato, in una vasta gamma di colori e finiture, è il più economico e presenta caratteristiche di resistenza e idrorepellenza piuttosto alte;
• marmo e granito, molto eleganti e resistenti, ma dal costo piuttosto elevato;
• gres porcellanato, in differenti colorazioni e finiture capaci di riprodurre moltissimi materiali, di grande eleganza e resistenza nel tempo;
• acciaio inossidabile, per cucine professionali o contemporanee, ma con scarsa resistenza ai graffi.
Gli accessori essenziali
In una cucina componibile gli elementi accessori che devono essere sempre presenti sono: il lavello, il frigorifero, il piano cottura, la cappa aspirante e il forno. A seconda degli spazi a disposizione a questi possono essere affiancati altri elettrodomestici come ad esempio la lavastoviglie o il trita rifiuti. La loro presenza e la loro distribuzione all’interno della cucina va valutata con molta attenzione dovendosi prevedere per il loro funzionamento i rispettivi attacchi di acqua, scarico, luce e gas.
La soluzione più diffusa, funzionale ed economica per la scelta del lavello da incasso si indirizza su modelli in acciaio con doppio acquaio e gocciolatoio laterale. Ma in commercio ne esistono altre tipologie di dimensioni ridotte con vasche singole per piccole cucine. Una soluzione particolarmente pratica per la facilità di pulizia prevede sempre più di frequente la scelta di lavelli di ultima generazione in materiale composito. Belli ed eleganti, in commercio se ne trovano di differenti colorazioni, con effetti stilistici di grande pregio.
I modelli di frigorifero oggi esistenti sono numerosissimi e abbastanza differenti tra loro per dimensione, apertura singola o doppia, con freezer superiore o inferiore. Si possono scegliere frigoriferi da incasso alloggiati in appositi moduli della cucina componibile e frigoriferi a libera istallazione, di gran lunga più economici a parità di prestazione. A questi ultimi, generalmente scelti in cucine moderne e contemporanee, sempre più spesso è delegata una specifica funzione decorativa, potendosi scegliere modelli in una vasta gamma di colorazioni e stili d’arredo.
Il piano cottura oltre che su una linea della composizione, può essere incassato anche ad angolo o in una apposita isola. Rispetto al piano cottura ad induzione con alimentazione elettrica, pratico da pulire e dal sicuro effetto scenico, quello alimentato a gas resta il più funzionale ed economico. I consumi energetici della prima tipologia sono, infatti, veramente considerevoli e prevedono l’uso di costose pentole specificatamente pensate a questo uso. Al piano cottura va poi abbinata la cappa. Anche in questo caso le tipologie tra le quali scegliere sono numerose per potere soddisfare innumerevoli esigenze di funzionalità ed estetica. Le più diffuse sono le cappe filtranti, che non necessitano di canna fumaria da cui espellere i fumi e vengono incassate in appositi moduli a scomparsa della cucina componibile.
Per aumentarne la praticità e la sicurezza, soprattutto in presenza di bambini, i forni elettrici da incasso più diffusi sono ormai quelli a colonna con disposizione dell’elettrodomestico in alto, ad altezza occhi.
Progettazione e tipologie di composizione delle cucine componibili
La fase di progettazione è un momento molto importante e delicato. Avendo chiaro quali sono gli elementi che dovranno comporre la cucina, vanno individuate su pianta le misure precise dell’ambiente cucina e i punti di attacco per luce, gas, acqua e scarico. Nel caso in cui si stia procedendo ad una ristrutturazione questi ultimi possono essere nella maggior parte dei casi modificati e adattati alla cucina componibile.
Nella composizione bisogna rendere pratica e funzionale l’area adibita a quello che comunemente viene considerato il triangolo delle attività prevalenti: zona cottura, frigorifero e lavello. Esaminiamo brevemente le differenti tipologie di composizione.
• Lineare. Tutti gli elementi sono collocati sulla stessa parete. Per quanto sia la composizione più diffusa non sempre risulta anche la più pratica.
• Parallela. Molto più funzionale della precedente spesso viene utilizzata in cucine di forma rettangolare con distanza tra le due linee di componibili non troppo elevata.
• Angolare. Con i pezzi speciali si possono sfruttare in modo sufficientemente funzionale due pareti ad angolo. Soluzione particolarmente adatta per cucine piccole o cucine soggiorno.
• A penisola o ad ELLE. Una variante del tipo angolare in cui si prevede la creazione di un altro angolo per la penisola. Questa può essere adibita a zona di preparazione separata, ma con alcuni moduli speciali, si può facilmente utilizzare il lato esterno della penisola come bancone colazione.
• A isola. In ambienti particolarmente ampi alle composizioni precedenti si può efficacemente abbinare un’apposita isola da adibire a molte funzioni separate. Di grande impatto visivo, esistono collezioni di cucine componibili appositamente pensate e progettate per creare piccole e grandi isole di estrema bellezza e praticità.
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