immagine Lunga vita al legno di travi, tettoie e gazebo
  • di Lucilla Quaglia
  • lunedì 24 ottobre 2011, 12:41

Lunga vita al legno di travi, tettoie e gazebo

Rovere, robinia e castagno sono tra le specie più solide, che assicurano una maggiore durata al sole e alla pioggia

Come devono essere trattate le travi a vista per ottimizzare il loro mantenimento?
E come vanno conservate quelle esterne?
Gli esperti del settore sottolineano come occorra innanzitutto considerare che ogni elemento in legno che sia direttamente esposto all’azione diretta delle intemperie (acqua, ma anche irraggiamento solare) è soggetto a una forma di degrado, che si potrebbe definire di superficie, che ne altera l’aspetto o più semplicemente il colore.

Trattamento con il “trasparente”
Con il tempo la superficie del legno diventa grigia, con la tendenza a una tonalità molto più scura, fino al nero, quando viene bagnata. In caso di clima molto secco, e quindi in condizioni decisamente particolari, si può anche assistere ad una colorazione di tipo bruno: per arrivare a ciò occorre però che all’effetto dell’irraggiamento solare non si sovrappongano condizioni di umidità elevata e frequente.
Di regola il legno esposto alle intemperie diventa grigio, indipendentemente dalla specie legnosa. Per evitare tale fenomeno occorre impedire l’azione diretta dell’irraggiamento e della pioggia sulla superficie, per esempio tramite l’applicazione di un particolare trattamento. Quest’ultimo può essere più o meno trasparente – comunemente detto impregnante - e avere effetti diversi sia dal punto di vista estetico, sia da quello del rallentamento dei fenomeni di degrado. Questi trattamenti sono a loro volta soggetti a degrado a causa dell’azione delle intemperie e dell’irraggiamento solare e si devono quindi ripetere di frequente. Inoltre hanno un effetto prevalentemente superficiale e non impediscono la formazione di fessure da ritiro o la deformazione degli elementi di legno: il degrado di quest’ultimo non può quindi essere escluso.

Legno più resistente
In caso di elementi di legno esposti alle intemperie la scelta di una specie più solida, pur non trattandosi di una misura di manutenzione ma di progetto, permette di aumentarne la durata di vita. Alcune specie come il rovere, la robinia e il castagno consentono una durata di vita degli elementi esposti di diverse decine di anni, in alcuni casi anche oltre. L’applicazione di sostanze protettive di superficie permette di allungare ancor di più la durata di vita del legno, a condizione di provvedere alla necessaria manutenzione. Nel caso di travi, quindi di elementi portanti di una certa dimensione, il solo trattamento della superficie ha un effetto limitato dall’inevitabile apertura di fessure che favoriscono un contatto diretto fra le intemperie e il legno, mentre nel caso di elementi di piccole dimensioni e meno soggetti a deformazioni e ritiro il trattamento protettivo ha un effetto più efficace.

Trattamento in autoclave
La possibilità di trattare tutta la sezione delle travi con sostanze preventive esiste ed è basata sull’mpregnatura in autoclave. Malgrado anche questo trattamento non sia garanzia di durata di vita illimitata, o di impedimento totale del degrado, è possibile in questo modo aumentare in modo significativo la durata di vita del legno, quanto meno delle specie meno resistenti come l’abete rosso e l’abete bianco. In questo caso le necessità di manutenzione sono decisamente ridotte, in quanto il trattamento in autoclave non può essere ripetuto o completato una volta messa in opera la trave.
Essendo tali sostanze velenose per definizione, l’uso di elementi trattati non è sempre possibile. Inoltre la tendenza attuale tende a privilegiare l’applicazione di misure di protezione costruttiva del legno,cioè ad evitare le condizioni favorevoli al degrado tramite una concezione adeguata della costruzione.

Travi protette
In caso di elementi o travi non direttamente esposte alle intemperie, di regola il degrado biologico è escluso per definizione, in quanto non possono instaurarsi le condizioni di umidità del legno favorevoli all’innesco del degrado. Un trattamento della superficie è in questi casi una misura di tipo estetico volta a dare una tonalità di colore, a sottolineare e accentuare il colore naturale del legno o, più semplicemente, una misura precauzionale in caso di contatto con acqua o sporcizia che lascerebbe sulla superficie non trattata macchie difficili da eliminare dalla superficie grezza o comunque non trattata. Col tempo può essere necessario “rinfrescare” la superficie.

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