di Bruno Palermo
giovedì 18 ottobre 2018, 07:55Il sindaco bandito da Riace cerca casa: «La prima notte ho dormito in macchina»
«Praticamente sono in esilio. Non ho ancora deciso dove andare. Devo ancora trovare una casa in cui sistemarmi, ma ci sono amici che mi sono vicini in questo momento critico e che mi stanno assistendo. Sono in giro perché non ce l'ho un luogo fisso dove stare. Per quattro ore ho dormito nella macchina. Io vengo dalla militanza, sono abituato». Queste le parole del sindaco di Riace, Domenico Lucano, che ieri mattina ha aspettato fino all'ultimo secondo consentitogli e poi ha lasciato il paese come imposto dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria che martedì sera ha trasformato gli arresti domiciliari in divieto di dimora.
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INDAGATO
Mimmo Lucano, come lo chiamano un po' tutti, è indagato dallo scorso 2 ottobre dalla Procura di Locri per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e affidamento fraudolento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. In macchina Lucano ha caricato alcuni effetti personali, qualche libro e ha aggiunto: «Sto vivendo, comunque, una condizione di precarietà. Se avrò bisogno di altre cose me le farò portare da mia figlia». La notte scorsa il sindaco sospeso di Riace l'ha trascorsa a Caulonia, a casa di amici, a pochi chilometri da Riace, ma lontano comunque dalla sua compagna Tesfahun Lemlem. Il provvedimento del Tribunale del Riesame di fatto divide la coppia, visto che Lucano ha il divieto di dimora a Riace, mentre per Lemlem è stato disposto l'obbligo di firma.