Mose, forti vibrazioni durante il test di sollevamento: rinviato a ottobre
Le “vibrazioni” che hanno indotto a rinviare il test di sollevamento del Mose alla bocca di porto di Malamocco - il quartiere di Venezia situato nella parte meridionale Lido, a fine ottobre, potrebbero riguardare le staffe che reggono i tubi per l'aria compressa. Su questi elementi - si è appreso al Consorzio Venezia Nuova - sono in corso le verifiche dei tecnici, estese anche alle altre bocche di porto. Ieri sono stati effettuati test a due dighe alla bocca di Chioggia anche in questo senso.
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Nel 2020 programmati sollevamenti ogni 45 giorni. Le «finestre» per l'effettuazione delle prove alle paratoie, che potranno essere parziali o totali, sono concordate con la Capitaneria di Porto di Venezia, cui spetta la valutazione sulla compatibilità delle chiusure con il traffico navale verso il porto. I sollevamenti in questa fase puntano a verificare di volta in volta il funzionamento delle dighe, degli impianti; sarà possibile inoltre verificarne l'utilizzo in occasione di acque alte, in questo caso soltanto nella stagione autunnale.
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Ingegneri veneto: Mose necessario in tempi rapidi. «L'acqua alta straordinaria di queste ore rende evidente la necessità di vedere funzionante il Mose al più presto. Prima lo vedremo in opera e prima tutti potremo capire e conoscere le potenzialità di questo sistema difensivo, l'unico sulla carta a garantire la sicurezza della città». Così la Foiv - Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, per bocca del suo consigliere Massimo Coccato, ingegnere idraulico. Una posizione pienamente condivisa anche dal presidente dell'Ordine degli ingegneri di Venezia, Mariano Carraro. «Purtroppo - rileva Coccato - la data di avvio del sistema Mose è stata spostata ancora in avanti di un altro anno e mezzo, mentre bisognerebbe fare di tutto per stringere i tempi.