- giovedì 21 marzo 2019, 22:00
Il pittore ucciso a pugni a Largo Preneste era già stato vittima di un'aggressione omofoba
Umberto Ranieri era già stato vittima di un'aggressione omofoba. Colpito con un pugno al volto domenica sera a Largo Preneste, il pittore è morto mercoledì a causa del trauma cranico riportato in seguito alla caduta a terra. L'artista, si è scoperto, era già stato vittima di una aggressione omofoba.
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«L'ex compagno ci ha informato che Umberto già nel 2006 fu vittima di una aggressione omofoba - dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center -. In quell'occasione riportò lesioni e lividi al viso, e fece denuncia presso le forze dell'ordine di Tor Pignattara, dopo essere stato al pronto soccorso».
«In attesa di chiarezza su quanto accaduto - aggiunge Marrazzo - chiediamo al Governo di approvare al più presto una legge contro l'omofobia che tuteli e supporti le vittime. Inoltre organizzeremo con l'ex compagno Fabio una mostra fotografica con le opere di Umberto Ranieri».
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