- mercoledì 19 settembre 2018, 09:10
Poltrone a sacco: tra comodità e design
Ci sono pezzi di arredo che, con il passare del tempo, diventano delle vere e proprie icone di stile. Tra questi figurano le poltrone a sacco, delle sedute il cui design è completamente fuori dai classici schemi tradizionali di poltrona. L’estetica di queste ultime ha un elevato impatto visivo, tanto da farle risultare perfette in ogni ambiente, interno o esterno che sia e in abitazioni dallo stile più disparato.
La storia della poltrona a sacco
La poltrona a sacco nasce da una geniale intuizione di tre architetti torinesi: Pietro Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro. Questi avevano disegnato la seduta per un brand famoso e, proprio per l’aspetto rivoluzionario, la poltrona è diventata un’icona di stile. Nel 1973, infatti, la rivoluzionaria seduta viene esposta in diversi musei, vincendo il premio Compasso d’oro.
Il successo della poltrona a sacco dipende da una serie di motivi. In primo luogo l'anno della sua nascita che corrisponde a un periodo rivoluzionario caratterizzato dal bisogno di uscire dagli schemi e dalla routine. Un secondo motivo che ha portato all'enorme successo della poltrona a sacco è legato al tipo di materiali scelti per la fabbricazione. Vengono abbandonati i pellami di pregio utilizzati per i divani tradizionali e scelte delle materie prime plastiche, perfette per un uso domestico e esterno come, per esempio il pratico e funzionale PVC. In commercio, tuttavia, non sono mancate versioni fabbricate con materiali prestigiosi e lussuosi.
Le caratteristiche della poltrona a sacco
La poltrona a sacco si caratterizza per una speciale imbottitura che la rende anatomica e particolarmente comoda. Le palline di polistirolo espanso inserite all’interno della stessa, infatti, la fanno risultare ergonomica e resistente. Il materiale pensato per l’imbottitura rende la seduta anche molto leggera e quindi facilmente trasportabile.
Oltre alle poltrone a sacco riempite con polistirolo espanso esistono delle versioni con imbottitura ad aria. Queste, pur essendo molto leggere, risultano molto meno morbide di quelle nella versione classica.
Grazie al suo enorme successo, la poltrona a sacco è stata riprodotta negli anni in diverse versioni. Alcune destinate agli spazi outdoor, altri per quelli interni.
La versione maggiormente venduta è quella basic. Questa è composta da un rivestimento in nylon e un’imbottitura in perle di polistirolo. La poltrona basic è disponibile in due misure, adattabili sia per le persone adulte che per i bambini.
Le tipologie di poltrone a sacco in base al materiale
Oltre al modello base esistono tante varianti della poltrona a sacco. Chi predilige la funzionalità e la praticità ha la possibilità di scegliere i modelli con rivestimento in PVC. Questo materiale, infatti, permette una facile pulizia e ha una resistenza al tempo molto elevata. Questo perché il PVC ha le caratteristiche di antigraffio e antistrappo.
Un altro buon rivestimento pensato per una poltrona a sacco è l’ecopelle. Questa, oltre a dare un aspetto moderno all’ambiente, è la soluzione ideale per chi desidera avere un prodotto semplice da mantenere. L’ecopelle, infatti, è antimacchia e impermeabile, oltre che essere facilmente lavabile. Inoltre questo materiale può assumere diverse tonalità di colore.
Chi invece ama i materiali pregiati potrà acquistare i modelli Luxor che si caratterizzano per essere prodotti con materiali e finiture di qualità come per esempio la pelle naturale o il cuoio.
Non mancano poi poltrone a sacco dedicate ai bambini. Queste sono realizzate con tessuti particolarmente morbidi, come il tessuto o il poliestere che riescono a garantire anche una facile manutenzione. Hanno inoltre un sistema di chiusura doppio che permette di trattenere bene all’interno l’imbottitura, evitando così il rischio della fuoriuscita delle perle di polistirolo.
Alcuni modelli di poltrone a sacco sono state pensate esclusivamente per gli ambienti esterni. I rivestimenti, infatti, sopportano ogni tipo di abrasione e di aggressione atmosferica. Le poltrone a sacco pensate per gli spazi outdoor devono essere fabbricate con materiali che non assorbono gli odori. Le finiture, inoltre, devono essere resistenti e durevoli.
La versatilità della poltrona a sacco
La poltrona a sacco risulta essere particolarmente versatile. Questa caratteristica, che assume particolare importanza nella scelta degli arredi, è conferita dalle diverse dimensioni, forme e tonalità di colore presenti in commercio.
Per quanto riguarda il primo punto è possibile trovare diverse misure di poltrona a sacco. Esiste il cosiddetto megasacco, pensato per permettere all’utilizzatore di scegliere la posizione che preferisce. In questa seduta, infatti, è anche possibile stendersi, per un relax a 360 gradi.
Alcuni modelli, definiti XL, sono molto grandi e possono ospitare fino a due persone, diventando dei veri e propri mini divani. Possono essere inoltre provviste di comode tasche laterali che permettono all’utilizzatore di godere della tranquillità più totale avendo tutto a portata di mano.
I modelli XXL, infine, sono talmente grandi che possono essere utilizzati come i classici divani tradizionali.
Una poltrona a sacco compatta è invece la soluzione ideale per chi non ha a disposizione spazi disponibili grandi. Esistono inoltre dei modelli da gonfiare. Queste hanno delle camere d’aria che possono essere riempite anche a fiato o con delle apposite pompe per materassini. Le poltrone a sacco riempite ad aria possono avere diversi rivestimenti a seconda dell’utilizzo che ne viene fatto. Coperture simili al velluto possono essere preferite da coperture in PVC più adatte per un uso che prevede il contatto con l’acqua. Questi modelli di poltrona a sacco hanno il pregio di poter essere comodamente riposti quando non servono ma risultano meno comode di quelle imbottite con perle di polistirolo. Sono infine molto meno resistenti di quelle classiche.
Non vanno infine dimenticate le versioni che prevedono un contatto con l’acqua. Questi modelli potranno risultare utili durante la stagione estiva, da utilizzare per galleggiare in un’eventuale piscina durante la stagione più calda.
In merito alla forma della poltrona a sacco, le opzioni sono moltissime. Ci sono infatti modelli che sembrano dei semplici pouf, utilizzabili anche come poggiapiedi, e versioni dotate di schienali e braccioli che possono sopperire in tutto e per tutto i divani tradizionali.
Le tonalità di colore rappresentano un altro elemento importante che può influenzare la scelta di acquisto di un potenziale cliente. Le persone estrose e moderne avranno la possibilità di rendere unico e inimitabile il proprio arredo con le versioni di poltrona a sacco multicolor o con rivestimenti delle fantasie più disparate.
Chi invece predilige un arredo classico e tradizionale avrà la possibilità di scegliere modelli monocolore dalle tonalità neutre. Queste risultano la scelta giusta per rendere l’ambiente elegante e raffinato. Queste potranno poi essere abbinati con cuscini particolari e con poltrone a sacco pouf da utilizzare per stendere le gambe.
Per le camerette dei bambini sono disponibili rivestimenti di ogni sfumatura: azzurro o rosa per i più piccoli ma anche con scritte e disegni per i ragazzi.
Come scegliere la poltrona a sacco migliore
La poltrona a sacco, grazie alle caratteristiche sopra descritte, è la soluzione ideale per ogni tipo di ambiente. Sia in abitazioni dallo stile classico e tradizionale che in appartamenti moderni e innovativi, infatti, la seduta in questione troverà sempre la giusta collocazione.
Questo perché le poltrone a sacco, oltre a essere comode e pratiche, hanno anche un design accattivante, capace di rendere lo stile della casa unico e inimitabile.
Non esiste una poltrona a sacco migliore di un’altra. Esiste piuttosto la poltrona a sacco più adatta alle proprie esigenze. Prima di acquistare una seduta di questo tipo, infatti, andrebbe valutato lo spazio di cui si dispone. Scegliere una poltrona a sacco troppo grande, infatti, potrebbe non rivelarsi una scelta azzeccata in un ambiente di dimensioni modeste. Le tipiche forme morbide potrebbero interferire sulle faccende domestiche e sulla vita di tutti i giorni, creando un ingombro eccessivo che toglie bellezza e classe all’insieme.
In primo luogo, quindi, vanno valutate le dimensioni delle quali si dispone. Una volta capito questo occorre scegliere il modello più adatto all’utilizzo che ne verrà fatto. Se la poltrona a sacco verrà utilizzata come seduta per rilassarsi guardando la televisione o leggendo un libro, la scelta più giusta è quella di optare per modelli XL o XXL che potranno ospitare più persone. Inoltre dovrebbero essere preferite le versioni con braccioli e schienale per garantire stabilità e comfort.
Se invece la poltrona a sacco verrà utilizzata nella stanza dei bambini, la soluzione migliore è quella di scegliere le versioni che possono trasformarsi in comodi giacigli per un eventuale riposino.
La manutenzione della poltrona a sacco
Come ogni altro complemento di arredo, anche le poltrone a sacco hanno bisogno di pulizia e manutenzione.
La pulizia deve essere fatta leggendo bene l’etichetta presente nel rivestimento. In base al tipo di materiale dello stesso, infatti, sarà possibile un certo tipo di detergente piuttosto che un altro. In linea generale tutti i vari modelli possono essere puliti passando semplicemente un panno umido sulla copertura. Se questa dovesse essere in tessuto, invece, sarà possibile sfoderarla per lavare il rivestimento all’interno della lavatrice.
Prima di togliere il rivestimento, tuttavia, è necessario accertarsi che le perle di polistirolo contenute all’interno siano tutte racchiuse in un sacco, cosa non sempre garantita.
Dopo un uso prolungato nel tempo potrebbe rendersi necessario inserire una nuova imbottitura. Questo succede perché, con il passare degli anni, il materiale interno tende a schiacciarsi e quindi a perdere le sue caratteristiche iniziali. Il compito di reimbottitura è abbastanza semplice poiché in commercio le perle di polistirolo sono facilmente reperibili. Prima di imbottire nuovamente la poltrona a sacco è necessario controllare che il rivestimento non sia fallato o lacerato, questo perché altrimenti esiste il rischio che le palline escano da eventuali fori o lacerazioni.
Per effettuare l’operazione di cambio imbottitura è sufficiente tenere aperto il sacco e inserire il polistirolo. A seconda delle esigenze personali sarà possibile inserire più o meno imbottitura per creare sedute rigide o morbide.
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