- mercoledì 16 maggio 2018, 16:29
Pavimenti in porcellanato liquido: quando l'arredo sposa la creatività
Porcellanato liquido: nuove metodologie al servizio di estetica e funzionalità
Le nuove tecniche di rivestimento degli ultimi anni hanno contribuito ad ampliare notevolmente il numero di soluzioni ottenibili in merito a pavimentazioni e rivestimenti. Non più solo le tradizionali piastrelle, ma, grazie al porcellanato liquido o resina epossidica, i rivestimenti calpestabili possono oggi trasformarsi in vere e proprie opere d'arte.
Porcellanato liquido: un nuovo modo di concepire il pavimento
Con porcellanato liquido si intende una soluzione di rivestimento ottenuta attraverso l'utilizzo di una speciale resina chiamata epossidica. Una soluzione nuova e molto apprezzata, soprattutto grazie alla sua versatilità e ancor di più grazie alla possibilità di personalizzazione che in questo ambito non conosce confini. Perfetto su superfici piane, sia in verticale che in orizzontale, il porcellanato liquido può essere applicato in qualsiasi ambiente ed offre la possibilità di ricreare scenari sensazionali e particolarmente brillanti, al punto di far apparire la superficie come se fosse bagnata. Oltre ad essere in grado di "catturare" qualsiasi tipo di immagine, ricoprendola come se fosse un vero e proprio vetro, la resina epossidica può creare effetti particolarmente luminosi.
Il porcellanato liquido inoltre è in grado di offrire un comfort tattile davvero unico ed anche una serie di caratteristiche tecniche che in questi anni lo hanno reso un materiale molto utilizzato soprattutto negli edifici pubblici e commerciali. La possibilità di creare pavimenti tridimensionali, con finiture brillanti e luminose al pari di una vera e propria porcellana, rappresenta certamente l'aspetto più allettante che può favorire la scelta verso questa nuova metodologia di rivestimento. Tuttavia è utile conoscerne pregi e difetti e soprattutto gli aspetti tecnici che lo riguardano soprattutto perché si tratta di una soluzione davvero innovativa e dalle caratteristiche uniche.
Caratteristiche ed aspetti tecnici
Se si è interessati alla realizzazione di un pavimento in porcellanato liquido è consigliabile valutarne alcuni aspetti tecnici utili per poter ponderare meglio sia la scelta del soggetto e sia quella dei luoghi di posa. In primo luogo è utile conoscere il materiale che rende possibile l'applicazione di tale tecnologia. Si tratta di una resina chiamata "epossidica". Tale resina indurisce attraverso una reazione termica ossia con una temperatura piuttosto bassa. La struttura molecolare della stessa resina indurisce fino al punto di divenire solida e brillante come il vetro. Ovviamente queste caratteristiche, che sono alla base del materiale utilizzato, possono essere differenti tra di esse in base alla loro formulazione, la quale più variare da produttore a produttore.
Con questa premessa si può ben capire che il porcellanato liquido non è l'ideale per gli appassionati del fai-da-te perché se il processo termico non avviene alla perfezione si può andare incontro ad una serie di problematiche difficili da gestire. Un professionista infatti è l'unica figura in grado di riuscire a considerare sia gli aspetti utili alla progettazione, sia quelli per il processo grafico ed anche quelli necessari per la posa del materiale. Occorre dunque valutare degli importanti aspetti tecnici come ad esempio la superficie sulla quale si vuole intervenire e le condizioni di umidità della superficie dove verrà applicata la resina. Un'analisi professionale è l'unico metodo per operare correttamente ed ottenere con questo sistema di rivestimento la soluzione migliore.
Idee chiare per un risultato duraturo
Una pavimentazione in porcellanato liquido è una soluzione solida e duratura al pari, o forse più, di una tradizionale pavimentazione. Non si tratta di un effetto transitorio, quando si sceglie questa tecnica di rivestimento occorre sapere che la sua applicazione durerà a lungo e che è poco indicata nei luoghi in cui si prevedono dei lavori di rinnovo o di ristrutturazione. La posa della resina infatti creerà sul pavimento un unico "blocco" di materiale alla quale sarà molto difficile, se non impossibile, aggiungere moduli atti a creare una continuità con quello precedente. La pavimentazione ottenuta con la resina epossidica non presenta le tipiche fughe delle comuni, motivo per cui non sono predisposte zone sulla quale "allacciarsi".
Si tratta inoltre di una pavimentazione la quale uniformità viene studiata fin dall'inizio della progettazione, anche per via della lunga durata stimata del pavimento stesso. Il porcellanato liquido infatti è adatto a resistere nel tempo grazie alla notevole resistenza agli urti, alle sollecitazioni fisiche ed all'utilizzo di detergenti chimici comunemente utilizzati per la pulizia delle superfici calpestabili. Tutto questo avviene nonostante lo spessore della resina posata non sia mai superiore ai 3 o ai 4 millimetri. Una caratteristica questa che lo rende particolarmente adatto a quegli spazi dove sono presenti i sistemi di riscaldamento a pavimento, ciò per merito della sua capacità di condurre il calore più facilmente di un tradizionale rivestimento in ceramica.
Versatilità ed estetica uniche nel loro genere
Solitamente un lavoro effettuato con la resina epossidica è unico ed irripetibile. Ciò avviene non solo perché il soggetto che verrà riprodotto può essere esclusivo e riservato ad un unico cliente, ma anche perché tale soggetto risulterà unico e diverso attraverso lo spazio e l'ambiente dove verrà applicato. É per questo motivo che ogni rivestimento in porcellanato liquido risulta unico ed irripetibile. I soggetti che vengono scelti solitamente sono sempre diversi e soprattutto possono essere ulteriormente personalizzati se vi è l'esigenza di ottenere un lavoro esclusivo.
I temi più richiesti sono indubbiamente quelli che replicano i soggetti della natura come cieli ed orizzonti, che possono essere applicati anche sul soffitto oppure immagini di cascate le quali possono essere applicate anche su pareti verticali. Ancora sono molto apprezzate le texture naturali come quelle della sabbia, dell'erba, delle pietre o colorazioni monocromatiche il quali possono sostituirsi completamente ai tradizionali pavimenti. Oltre che essere adatta alla realizzazione di effetti speciali realizzati con spatole e speciali attrezzi per la posa, la resina epossidica può variare per colore e luminosità.
Infatti, con riferimento ad una scala che ne determina la brillantezza, con il porcellanato liquido è possibile ricreare la stessa lucidità del vetro e dell'acqua. Grazie alla sua versatilità questa resina può essere colorata di qualsiasi tonalità e può inglobare una serie di materiali per offrire soluzioni davvero uniche ed originali. Anche la superficie della pavimentazione lavorata con questa speciale resina può essere rifinita con effetto liscio o ruvido, caratteristiche che rendono la superficie particolarmente adatta ad un ambiente piuttosto che ad un altro.
Pulizia e manutenzione di un pavimento in porcellanato liquido
Una pavimentazione realizzata con della resina epossidica risulta principalmente adatta a quei luoghi dove l'igiene rappresenta un aspetto molto importante. Infatti la composizione molecolare, una volta indurita attraverso un processo termico, risulta particolarmente liscia, senza la presenza di porosità che tratterrebbero lo sporco. La pulizia è dunque facile e rapida, così come se si pulisse un grande vetro ed è apprezzabile anche i tempi di asciugatura i quali si riducono sensibilmente.
La caratteristica principale di questo materiale è infatti l'impermeabilità che, oltre che schermare da sporco e macchie ostinate, tiene lontano muffe e batteri. Per questo motivo, così come avviene nelle strutture come palestre, spa ed ospedali, questo materiale diventa sempre più richiesto ed utilizzato. Certamente tutto ciò fa sì che tale materiale venga sempre più impiegato anche in ambienti molto "calpestati" come i centri commerciali, gli uffici e determinati luoghi di lavoro, ma chiaramente sono molto apprezzati anche nelle comuni abitazioni soprattutto per l'aspetto estetico.
Essendo un materiale resistente ed impermeabile è chiaro che non occorrano speciali attenzioni in merito alla manutenzione e può essere utilizzato un qualsiasi detergente per pavimentazioni. Inoltre è possibile rinnovare la superficie con nuove immagini o colorazioni. Questo non implica dei lavori invasivi, al contrario una nuova superficie in resina epossidica può essere sovrapposta a quella esistente in modo rapido ed economico. In occasioni come queste è inoltre possibile cambiare il soggetto rappresentato o la colorazione in modo altrettanto rapido, salvo che si voglia ampliare la superficie già trattata. Un pavimento in porcellanato liquido mostra dunque anche un'ottima resistenza all'usura ordinaria, ma ciò non vuol dire che possono essere utilizzati agenti chimici aggressivi come gli acidi i quali potrebbero opacizzare visibilmente la superficie.
Le problematiche legate all'invecchiamento
Come qualsiasi altro pavimento in ceramica, in parquet, in gres porcellanato o addirittura in pietra o marmo, anche uno realizzato con del porcellanato liquido può subire dei segni dovuti al passare del tempo. Se certamente risponderà in modo impeccabile ad urti, umidità, lavaggi frequenti, oltre che ad una normale usura, questo tipo di pavimentazione avrà certamente un aspetto diverso dopo molti anni di utilizzo. Ciò significa che con il passare degli anni si vedranno poco a poco dei leggeri segni causati da graffi ed urti con piccoli oggetti così come accadrebbe in un comune parquet. Trattandosi di un pavimento in grado di conferire un esclusivo effetto lucido "a specchio"è ovvio che segni di imperfezione verranno resi sempre più evidenti con il passare degli anni per via del contrasto con la lucidità della resina.
Per ovviare a questa eventualità un pavimento in porcellanato liquido può essere installato anche in determinate zone di un'abitazione, come ad esempio il bagno o la camera da letto, o comunque in zone che vengono calpestate in misura minore rispetto al resto della casa. Anche l'ingiallimento risulta essere un altro aspetto negativo poco gradito, ma questo inconveniente emerge solo dopo il passare di numerosi anni. Fortunatamente questa spiacevole caratteristica sta trovando una soluzione piuttosto efficace. Si tratta di aggiungere alla resina degli agenti in grado di proteggere il composto dai raggi UV, causa dell'ingiallimento. Ciò può comportare comunque un leggero cambiamento del colore il quale tenderà sempre ad assumere toni caldi. Per questo motivo è consigliabile scegliere dei soggetti o delle colorazioni calde che contengano una base di "giallo" notevole, così da poter superare questa inevitabile problematica legata al viraggio dei colori.
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