Protesi al seno cancerogene, il ministro Grillo chiede parere urgente al Css
In Italia sono 41 i casi di linfoma anaplastico a grandi cellule (Alcl) diagnosticato in pazienti portatori di protesi mammarie, segnalati alla Direzione generale dei dispositivi medici del ministero della Salute dal 2010 a marzo 2019. Il tutto su un totale di circa 411.000 protesi impiantate sul territorio italiano negli ultimi 8 anni. Si tratta di una rara forma di neoplasia a prognosi favorevole, se diagnosticata precocemente. Sulla base di questi dati, il ministro della Salute Giulia Grillo ha richiesto un parere urgente al Consiglio superiore di sanità proprio in merito alle 'Protesi mammarie a superficie testurizzata e linfoma anaplastico a grandi cellulè, anche alla luce della decisione delle autorità francesi di ritirare dal mercato tale tipologia di protesi. Il parere del Css è stato richiesto per avviare eventuali opportune iniziative nei confronti dei fabbricanti coinvolti nella produzione dei dispositivi a rischio. Ad oggi nel mondo si stimano circa 800 casi su 10-35 milioni di pazienti a cui sono state impiantate queste protesi.
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A seguito delle attività di sensibilizzazione promosse sull'argomento dalla Direzione generale dei dispositivi medici, con il supporto e la collaborazione delle società scientifiche nazionali, nel nostro Paese si è rilevato un progressivo aumento del numero di casi diagnosticati, passando da uno nel 2010 a 8 casi nel 2015. L'incidenza nel 2015 è stata stimata in 3 casi su 100.000 pazienti impiantati. Il numero dei nuovi casi segnalati nel 2016, 2017 e 2018 si è mantenuto costante ogni anno, così come l'incidenza in Italia negli ultimi 4 anni. In Italia negli ultimi 10 anni più del 95% delle protesi impiantate è testurizzato. Sebbene una predominanza di casi di Alcl sia stata riportata nei pazienti impiantati con protesi mammaria a superficie testurizzata - rileva il ministero - ad oggi non ci sono evidenze scientifiche che supportino la correlazione causale tra l'insorgenza di questa patologia e il tipo di protesi. Anche i casi italiani sono stati diagnosticati in pazienti impiantati con protesi mammarie a superficie sia micro che macro testurizzata.