- mercoledì 1 agosto 2018, 08:15
Come scegliere architetto per la ristrutturazione della casa
Quando si tratta di ristrutturare casa, il momento è certamente caratterizzato da grande stress che coinvolge voi e tutti i proprietari dell'immobile. Non solo il pensiero corre al danaro da investire nella ristrutturazione, ma il timore, più che giustificato, riguarda il risultato. E se non venisse bene? E se questo locale anziché farlo in questo modo lo facessimo come si era detto all'inizio? E se arredassimo in stile nordico e non con mobili classici? Tutte queste domande (e molte altre) sono certamente balenate nella mente di chi ha vissuto o sta vivendo la ristrutturazione della casa. Per cercare di minimizzare i problemi fin dalla radice, la cosa migliore è scegliere un architetto che possa seguire l'intero processo, indicando tempi, costi e modi di procedere.
Una figura professionale in vostro aiuto: l'architetto
L'architetto è quella figura professionale in grado di aiutarvi nella realizzazione della ristrutturazione della vostra casa. Il pensiero comune si orienta verso un personaggio pieno di creatività, estroso, incapace di ascoltare il parere altrui, ma la realtà è ben diversa e un bravo architetto non è nulla di tutto questo. Deve considerare le vostre esigenze, ascoltare le vostre opinioni, condividere con voi le sue idee, sottoporvi eventuali problematiche e consigliare possibili soluzioni. Non è un teorico, non è una figura che ragiona unicamente su concetti astratti, ma è colui il quale deve assolutamente avere un'impostazione finalizzata alla pratica. Egli deve essere dotato di una grandissima qualità in grado di contraddistinguerlo da altre figure e da altre persone: la capacità di immaginare gli spazi prima ancora che questi esistano. Questa è la vera essenza della professione dell'architetto. Lui deve vedere realizzata nella sua testa come sarà la cucina, come diventerà il bagno, come potrà essere la taverna, immaginando tutto in chiave pratica, con gli arredi e la tecnologia presente. Quest'ultimo concetto non si distacca dalle competenze dell'architetto.
Lui deve essere aggiornato su ciò che le aziende del settore offrono in termini di piastrelle, sanitari, mobili da bagno, arredi per il soggiorno, soluzioni di archiviazione e di deposito e tutto quanto concerne l'abitabilità della casa, senza però tralasciare gli aspetti strutturali. Geometri, tecnici, progettisti di impianti, sono anch'esse presenze importanti, ma nulla hanno a che vedere con il professionista che si sta descrivendo.
In uno spazio che l'architetto deve vedere come funzionale alla vita quotidiana della famiglia, egli ha il compito di trasformare in realtà quello che lui stesso ha solo immaginato con concretezza.
Un consulente di fiducia
La prima componente da guardare in un architetto è la fiducia. Lui, per un determinato periodo di tempo, diventerà il vostro consulente e voi dovete dargli spazio, ma parimenti dovete ricevere anche la sua fiducia. Il rapporto è quindi paritario: voi dovete fidarvi di lui e lui di voi. Non è però sempre facile e spesso si arriva a dover gestire divergenze di idee, scontri verbali e dubbi di diverso genere.
La ricerca dell'architetto può avvenire tramite il passaparola, attraverso conoscenze oppure ricercando da fonti autorevoli.
Creando empatia tra voi e l'architetto, è possibile farlo lavorare bene in ambito collaborativo, ma se manca la sintonia ecco che tutto diventa più complesso e difficile.
Che gli architetti siano "strani" come spesso vengono definiti, può anche essere vero, ma è il frutto della loro creatività, del loro modo di vedere le cose con anticipo. Vi sono figure professionali che si dimostrano eccentriche, particolarmente estrose, estremamente pignole e meticolose. Prima di farlo procedere con il lavoro, dovete parlare con lui, invitarlo per un sopralluogo nella casa da ristrutturare e discutere le vostre idee per poi metterle in relazione alle sue.
Un valido professionista si avvale, di solito, di una raccolta fotografica dei suoi lavori. Chiedetegli senza timore di mostrarvi le immagini di quanto fatto in passato in modo che potete anche voi farvi un'idea dello stile e del metodo di lavoro dell'architetto. Sfogliando un album fotografico o vedendo le immagini su un tablet oppure su un computer portatile, potrebbe accendersi una lampadina nella vostra testa e farvi pensare ad una soluzione implementabile nella vostra casa.
Come lavora un architetto
L'architetto è capace di fornire all'abitazione un valore aggiunto. Lui parte da una situazione attuale (casa da ristrutturare) e la plasma fino a trasformarla totalmente secondo le sue idee, le quali devono però sempre rispettare le vostre esigenze. Queste, egli deve coglierle, capirle e metterle a fuoco. Non dovete incappare nell'errore che spesso si fa, intendendo come sinonimi i termini "idea" e "soluzione". Avere un'idea non significa possedere in maniera automatica la soluzione. Voi potreste avere una proposta realizzativa che esternate all'architetto, lui la valuta, la analizza e poi ha il compito di tramutarla in soluzione, ove possibile. Il modo e gli strumenti ce li dovrebbe mettere lui, frutto dei suoi studi, delle sue esperienza e delle sue competenze, ricercando vantaggi e svantaggi delle proposte. L'architetto, quindi, deve tramutare i vostri bisogni in concetti architettonici.
Spetta all'architetto porvi di fronte diverse ipotesi non solo ideologiche, ma anche riguardanti i tempi e i costi. E' suo dovere informarvi se una proposta ha un prezzo superiore ad un'altra, oppure richiede tempi di esecuzione più lunghi. Un buon architetto ha sviluppato una rete di contatti con fornitori capaci di fornire delle indicazioni relative al progetto, da cui poi si devono trarre le informazioni necessarie per poter comunicare, in maniera esaustiva, prezzi, problematiche e tempistiche.
L'architetto è dunque una figura con compiti di mediazione e di coordinazione, in grado di tradurre in pratica quanto discusso con voi, proponendovi soluzioni tecnicamente valide e illustrandovi le varie soluzioni alternative possibili.
Rivolgersi ad un architetto per ristrutturare casa vi porta il vantaggio di avere davanti una figura professionale che ha già sperimentato ciò che vi proporrà, sia in termini di soluzioni che di materiali ed è in grado di fornire un servizio personalizzato e commisurato alla vostra abitazione.
Inoltre vi aiuta a gestire l'aspetto finanziario dei lavori, diventando un vero e proprio punto di riferimento per tutti, anche per i fornitori, i quali si sentiranno controllati da una persona con competenze tecniche e saranno incentivati ad operare per il meglio, rispettando il vostro massimale di spesa, che dovete comunicargli fin dall'inizio.
L'architetto deve rispondere solo a voi: lui è una persona libera da legami con chi fornisce i materiali e la prestazione d'opera, non ha collegamenti con le imprese e agisce prodigandosi per ottenere la miglior resa possibile.
E' importante avere a che fare con un architetto che possa servirsi anche di un software capace di mostrare dei rendering, ossia delle simulazioni di ciò che l'ambiente da trattare sarà una volta terminato con la soluzione proposta. E' un compendio utile per poter rendere maggiormente partecipe il cliente, fargli percepire la bontà e la validità della proposta architettonica. Il rendering potrebbe essere una buona base di partenza per poter vagliare soluzioni diverse tra loro.
Conciliare design, funzionalità e comfort
La progettazione ideale di un'abitazione è quella che prevede la migliore estetica possibile, le soluzioni più innovative, l'arredamento più bello ed elegante, tutto combinato con economicità, comfort, praticità e funzionalità. Praticamente l'impresa è impossibile, ma l'architetto ha il compito di ridurre il gap naturalmente esistente tra le variabili e fare in modo che finanza, design, comodità e praticità possano collimare il più possibile, prevedendo arredi funzionali al progetto e soluzioni d'avanguardia orientate a rispettare quanto premesso.
Quante più informazioni riuscite a trasferire al vostro architetto, tanto più diviene semplice per lui operare, riducendo i tempi e individuando le soluzioni migliori rispettando i paletti che gli avete posto. Troppo spesso si vedono esercizi di stile che appaiono poco funzionali o addirittura al limite dell'assurdo, soluzioni eccentriche fini a sè stesse che non riescono ad apportare nulla di concreto all'abitazione, senza che possano conferire all'immobile un valore aggiunto sotto l'aspetto della funzionalità. L'architetto non è inquadrabile solo come una figura professionale capace di influenzare il lato meramente estetico, ma data la sua propensione alla praticità, deve correlare al design anche comfort e funzionalità.
L'architetto non deve essere confuso con un interior design: quest'ultima figura professionale ha competenze unicamente per quanto concerne l'aspetto degli interni, proponendo soluzioni d'arredo particolari. Se preferite arredare con uno stile nordico, l'interior design sa indicarvi le migliori proposte del mercato che rispettino tale tipologia. Lo stesso, più aiutarvi e consigliarvi nella valutazione degli spazi a disposizione, ma non ha certo le competenze architettoniche per poter dettare istruzioni strutturali, prender contatto con i fornitori e dirigere i lavori edilizi. Più facilmente si può semplificare il concetto dicendo che un architetto tout court potrà anche essere interior designer, mentre quest'ultimo molto difficilmente potrà essere anche architetto, a meno che non abbia successivamente svolto studi specifici o abbia preso una laurea in architettura. La situazione ideale prevede che architetto e interior designer lavorino insieme con spirito collaborativo, ma il secondo entra in gioco nel momento in cui le opere murarie sono state completate e gli spazi già definiti.
Il prezzo di un architetto
Potreste pensare che interpellare un architetto significa spendere dei soldi in aggiunta a quelli che avete destinato per l'esecuzione dei lavori. In parte è vero, nel senso che svolgendo tale professione l'architetto richiede la corresponsione di un pagamento, quantificato solitamente in una percentuale compresa tra il 5% e il 10% dell'ammontare dei lavori. Un esempio può aiutare a chiarire meglio la questione: se ipotizzate di avere un preventivo per la ristrutturazione di casa vostra pari a 50.000 euro, la parte da destinare all'architetto sarà compresa tra 2.500 euro e 5.000 euro (5-10% di 50.000 euro), da aggiungere all'ammontare del preventivo. Il costo complessivo dell'intero processo di ristrutturazione viene quindi determinato dalla somma di 50.000 euro a cui aggiungere la quota stabilita per l'architetto.
Se volete però fare una approfondita analisi fareste bene a non soffermarvi qui. Provate a pensare ai vantaggi che vi porta e soprattutto quali compiti svolge e assolve per conto vostro.
Dovreste pagare una persona che faccia da coordinatore dei lavori (ad esempio un geometra), che si occupi di redigere richieste, capitolati, documenti burocratici da consegnare al Comune o alle autorità, inoltre dovreste andare voi a prendere contatti con i fornitori, farvi spiegare le tipologie di prodotti e valutare voi stessi, con l'ausilio di un tecnico, quale sia la soluzione migliore per la vostra abitazione, col rischio di sbagliare. Le cifre destinate all'architetto sono comunque ben ripagate dal suo lavoro e soprattutto dai risultati che otterrete a ristrutturazione terminata.
Ricordatevi che un architetto, per poter esercitare ed essere chiamato tale, deve essere iscritto all'albo ufficiale dell'ordine degli architetti.
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