Tav e flat tax, aut aut di Salvini a M5S. Scontro sui ministri Trenta e Toninelli
Salvini torna in pressing su M5S mentre gli iscritti alla piattaforma Rousseau votano per confermare o meno la fiducia a Di Maio. Tav, flat tax, pace fiscale, codice degli appalti: questi i temi messi sul tavolo dal ministro dell'Interno che ora vuole risposte. «Se qualcuno mi dicesse che la riduzione delle tasse può attendere, la pace fiscale può attendere, gli appalti e i rifiuti vanno bene così, se ci fossero quattro, cinque, sei no... da stasera alle 9, dopo il voto di Rousseau, se si lavora si va avanti, se si continua a bisticciare la Lega non ha più tempo da perdere, la politica dell'insulto protrattasi per settimane è stata punita dagli italiani», avverte il capo del Viminale.
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Tav
«I nostri contatti con la Ue dicono che possono arrivare buone notizie sugli investimenti, le grandi opere, la Tav. Se la quota di partecipazione di investimento dell'Ue dovesse aumentare fino al 55 per cento sarebbe evidente che diventerebbe vantaggioso completare una opera fondamentale. Se da Bruxelles verranno confermate le voci, ci saranno altre centinaia di milioni di euro», dice Salvini.
E poi: «La Lega presenterà nei prossimi minuti un emendamento al decreto Sblocca cantieri per la sospensione per due anni del Codice appalti e per il rispetto della normativa europea vigente». «Mi auguro che che non ci siano preclusioni politiche né dalle opposizioni né dalla maggioranza a sbloccare i cantieri».
Fisco
«Abbiamo confermato al ministro Tria la nostra totale indisponibilità ad alzare qualunque tipo di tassa, che sia Iva o altro». «Mi premurerò di portare la discussione sulla flat tax per imprese e famiglie nel prossimo Consiglio dei ministri, quando sarà convocato». «Spero che piattaforma Rousseau permettendo ci sia un Consiglio dei ministri». «È bizzarro che sessanta milioni Di italiani siano in attesa di quel voto».
La Lega punta di nuovo sul condono per completare la 'pace fiscale'. Secondo quanto si apprende il partito guidato da Matteo Salvini è pronto a riproporre all'interno del suo pacchetto fiscale, magari anticipando la misura già nel decreto crescita, la cosiddetta 'dichiarazione integrativa speciale', già tentata con la manovra ma poi saltata per la contrarietà del Movimento 5 Stelle. La misura sarebbe riproposta tale e quale, con la possibilità di fare emergere fino a 100 mila euro e comunque non oltre il 30% di quanto già dichiarato pagando un forfait del 20%.
Ipotesi rimpasto, scontro con M5S
I ministri Toninelli, Costa e Trenta devono lasciare? «Non chiedo niente a nessuno: è chiaro che su alcuni settori ci sono problemi perché per difendere l'ambiente non puoi bloccare un intero Paese», sottolinea Salvini. «I militari meritano copertura politica totale: ho come avuto l'impressione che non tutti si siano sentiti protetti e tagliare gli investimenti sulla difesa è suicida». «Lascio ad altri le scelte che competono loro, sono pienamente soddisfatto del lavoro dei ministri della Lega». Sulla questione è scontro con M5S: «Noi rispettiamo tutti e abbiamo sempre rispettato il lavoro di tutti, chiediamo che Matteo Salvini faccia lo stesso verso i ministri M5S. Basta attacchi, vogliamo lavorare».
Raggi
«Anche il voto dei cittadini romani di domenica è chiaramente un giudizio sull'amministrazione di questa città». «O tutti o nessuno - ha detto - Siamo vogliosi di aiutare tutti. Vogliamo aiutare Roma e i romani. O si trova uno strumento normativo per aiutare tutti o non vedo perché ci devono essere cittadini di serie A e serie B».