Tatuaggi cancerogeni, il ministero ritira 9 colori dal mercato: «Provocano anche allergie»
cancerogene. Gli inchiostri sono prodotti in Usa e si chiamano Sailor Jerry Red, Black Mamba, Green Beret, Hot Pink, Banana Cream, Lining Green, Lining Red Light e Blue Iris. «Gli articoli - si legge - sono stati sottoposti a divieto di commercializzazione, ritiro e richiamo». Le notifiche sono state pubblicate tra il 21 e il 26 marzo, e le sostanze trovate nei pigmenti vanno dalle ammine aromatiche, come toluidina e anisidina, agli idrocarburi policiclici aromatici, altre molecole inserite da tempo tra i cancerogeni.
Tatuaggi, ritirati altri tre colori cancerogeni
Tatuaggi, da marchio di infamia a moda per il 12,8% degli italiani
Tatuaggi, il ministero della Salute ritira e vieta nove pigmenti https://t.co/yYXgD11Csj
— informazione salute (@infoitsalute) 26 marzo 2019
«Purtroppo non è una novità - commenta Giuseppe Scarcella, Responsabile Nazionale Dipartimento Laser dell'Isplad (International-Italian Society of Plastic-Aesthetic and Oncologic Dermatology) - la prima segnalazione su coloranti cancerogeni risale al 2009, al prodotto importato da una ditta cinese. Il problema vero è il vuoto legislativo che regolamenta i pigmenti, che non sono considerati farmaci, nè cosmetici, praticamente un limbo in cui naviga di tutto. È un far west che alimenta il mercato parallelo, soprattutto online». Per difendersi, continua Scarcella, basterebbe intanto chiedere al tatuatore la scheda tecnica del pigmento prima di fare il tatuaggio, oltre che rivolgersi solo a centri e personale qualificati. Secondo uno studio dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia sono quasi sette milioni le persone che hanno almeno un tatuaggio, il 13% della popolazione.