- sabato 7 aprile 2018, 15:28
Trasformare un giardino in parcheggio: così si cambia la “destinazione d’uso”
OPZIONI
Ladestinazione d’usoindica la funzione attribuita all’immobile in considerazione delle sue caratteristiche strutturali e architettoniche. Per effettuare un cambio di destinazione occorre rispettare le norme previste dal piano regolatore generale del comune dove si trova l’immobile. Il mutamento potrebbe essere solamente funzionale oppure strutturale. In quest’ultimo caso saranno necessari interventi edilizi e controllipiù attenti.
Le destinazioni d’uso sono descritte attraverso cinque categorie: residenziale per gli edifici di civile abitazione; turistico- ricettiva; produttiva e direzionale; commerciale; rurale per le aree adatte a coltivazioniopascoli, dovel’edificabilità è ridotta.
Il cambio di destinazione d’uso diunimmobile è ilmutamento della sua destinazione urbanistica e non va confuso con la “categoria catastale” che rileva per quanto riguarda gli aspetti fiscali, indicando la capacità dell’immobile di produrrereddito.
È consentito all’interno della stessa categoria funzionale urbanisticamutare la destinazione d’uso, tranne che non esistano specifici divieti di carattere regionaleocomunale.
Se l’immobile si trova in un condominio occorrerà verificare che il regolamento contrattuale non disponga limiti al mutamento di destinazione d’uso onon subordini le modifiche ad autorizzazione dell’assemblea.
Anche la destinazione d’uso di un bene condominiale può essere modificata per soddisfare esigenze comuni. In questo caso è necessaria l’approvazione dell’assemblea con un numero di voti che rappresenti i quattro quinti dei partecipanti alcondominio e i quattro quinti del valore dell’edificio. Ad esempio l’assemblea potrà decidere di trasformare il giardino condominiale in un parcheggio comune.
La convocazione dell’assemblea dovrà però indicare le parti comuni oggetto delle modifiche e la nuova destinazione d’uso, fermo restando l’obbligo di rispettare la sicurezza e il decoro architettonico dell’edificio. Inoltre la convocazione dell’assemblea dovrà rimanere affissa nei locali comuni per almenotrentagiorni consecutivied essere inviata per raccomandata giungendo a destinazione degli interessati almeno venti giorni prima della data di convocazione.
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