di Giuseppe Spoto
sabato 28 luglio 2018, 15:00L’usucapione va interrotta per non perdere la proprietà
Il tempo può riservare qualche sorpresa ad un proprietario che non si cura dei sui beni, perché un altro soggetto potrebbe diventare proprietario per effetto dell’usucapione.
I requisiti per usucapire sono il possesso continuo e non interrotto, ottenuto in modo pacifico e non occulto per un periodo di tempo che varia a seconda del bene.
Il termine per l’usucapione ordinaria è di venti anni nel caso di immobili, ma la presenza di ulteriori fattori riduce il computo dei termini richiesti.
Infatti, il termine per usucapire può essere abbreviato quando oltre ai requisiti del possesso e della durata vi sono: la buona fede, intesa come ignoranza di ledere l’altrui diritto, un titolo valido e astrattamente idoneo a trasferire il diritto, ma non efficace in concreto, perché chi trasferisce non è titolare e la trascrizione del titolo.
Nell’usucapione abbreviata il tempo necessario per acquisire la proprietà è ridotto rispetto all’usucapione ordinaria. Così, per gli immobili occorreranno dieci anni dalla data di trascrizione, mentre per i beni mobili registrati saranno sufficienti tre anni sempre dalla data della trascrizione.
Ai fini dell’usucapione abbreviata la buona fede deve esistere al momento dell’acquisto del possesso e non nelle fasi successive. L’usucapione è un modo di acquisto della proprietà a titolo originario, quindi non vi è nessun passaggio di proprietà dal precedente proprietario.
Se quest’ultimo vuole evitare che l’usucapione possa realizzarsi in suo danno deve compiere un atto interruttivo del decorso del tempo, utilizzando il bene o comunque dimostrando la sua volontà di essere proprietario.
La Corte di Cassazione nella sentenza n. 11657 del 14 aggio 2018 ha stabilito che gli atti interruttivi dell’usucapione, nei confronti soltanto di uno dei compossessori, non hanno effetto nei confronti degli altri, perché bisogna far riferimento ai singoli comportamenti per tutti i compossessori.
Se una persona, che ha posseduto un immobile altrui per uncerto periodo, muore senza avere usucapito il bene, il periodo di tempo del suo possesso continua a favore degli eredi che potranno così sommare il loro possesso a quello del dante causa ai fini dell’usucapione.