- venerdì 27 marzo 2020, 12:58
Rieti, i dilettanti e l'emergenza, il portiere dell'Amatrice Pantarotto: «Qui i problemi sono amplificati, però nella casetta sto bene, mi mancano il lavoro e il calcio»
RIETI - L’emergenza sanitaria è ormai argomento di discussione giornaliero e coinvolge ogni sfera della collettività. Le manovre adottate non risparmiano nessuno, tantomeno i luoghi dove l’emergenza è purtroppo ormai pane quotidiano. Yuri Pantarotto, 24enne portiere dell’Amatrice calcio, racconta una quotidianità difficile caratterizzata anche da un freddo fuori stagione.
Yuri, un problema dietro l'altro...
«Purtroppo... Ci troviamo nel bel mezzo di una pandemia, una catastrofe che colpisce tutti, nessuno escluso. Al momento nel centro Italia la situazione è stabile, però la guardia dev'essere tenuta sempre altissima, dobbiamo continuare a rispettare le regole che ci sono state imposte per il nostro bene e per il bene degli altri. Ci troviamo in una situazione gravissima, non peggioriamola con i nostri comportamenti, visto che ormai siamo al collasso”.
E il momento ad Amatrice è più che mai drammatico...
«Qui c’è la neve, fa freddo e almeno io vivo dentro le strutture messa a disposizione dopo il sisma poiché la mia casa è stata resa inagibile. Fortunatamente queste soluzioni abitative sono riscaldate e si sta bene. Sono un po’ precarie ma non ci possiamo lamentare, ormai sono oltre tre anni che ci abito. Chiaramente qui la situazione è peggiorata. I bar sono chiusi, qualsiasi attività che non poteva restare aperta è stata chiusa. Fortunatamente ci sono due supermercati: io o mia madre andiamo a fare la spesa».
E il lavoro?
«Dopo il terremoto ho iniziato a lavorare per una ditta edile. Al momento non lavoriamo, aspettiamo che tutto ciò venga superato al meglio. Sinceramente non sono preoccupato, il nostro datore di lavoro ci ha già informato che tutti torneremo a lavorare. Ci ha dato una sicurezza molto importante».
Come trascorre le giornate?
«Abito con mia madre. Lei ha una azienda di Zootecnica ad Amatrice dove vende mangimi per animali e ovviamente non può rimanere chiusa. Qualche volta vado ad aiutarla a lavoro ma la maggior parte del tempo lo trascorro in casa tra film, serie tv, play o qualche lavoretto e la mattina, quando è bel tempo, vado ad allenarmi da solo lì vicino. Purtroppo dentro casa non posso fare molto».
E' la sua la ragazza?
«E' di Amatrice. Ho fatto richiesta per una soluzione abitativa per entrambi e ora la stiamo sistemando. Non ci sono ancora le utenze ma ogni tanto ci vediamo per metterla a posto».
Essendo portiere, su cosa si incentra la sua attività fisica?
«Il mister ha dato dei programmi da svolgere da soli. Per il mio ruolo sono ancora più limitato ma posso correre o fare le attività che si possono svolgere dentro casa come flessioni o addominali. Nulla di più. Vedremo cosa si deciderà per questo campionato».
E' ottimista?
«No, credo non si riprenderà. Ovviamente spero si continui ma oggi l’emergenza deve restare in primo piano. Col trascorrere dei giorni si allungano le tempistiche. Vedremo».
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