immagine Tetti e facciate pulite, Roma si rifà il look
  • di Vincenzo Malatesta
  • Domenica 3 Maggio 2015, 16:34

Tetti e facciate pulite, Roma si rifà il look

Incentivi per il restyling e per eliminare la foresta di vecchie antenne


Scatta l’operazione “tetti e facciate pulite” a Roma: è pronta all’assemblea capitolina la proposta di delibera bipartisan che offre ai condomini incentivi per sostituire con impianti centralizzati la giungla di antenne sui palazzi. La Capitale si rifà lo skyline, anche in vista del Giubileo di dicembre, con un milione di euro già stanziato dal bilancio 2015.
Agevolazioni per il decoro dei fabbricati
Il piano di agevolazioni prevede una serie di incentivi per tutelare il decoro dei fabbricati. Per i condomini che punteranno sul rifacimento delle facciate sono previsti: l’esenzione dei ponteggi dalla Cosap (il canone di occupazione di suolo pubblico); la possibilità di mettere la pubblicità sulle impalcature, con la restituzione della quota del 10 per cento della somma solitamente destinata al Comune; un contributo a fondo perduto di 4-5mila euro per chi farà anche lavori di risparmio energetico e bonifica dall’amianto.
Ponteggi esentasse
Niente male se si considera che in media su 100 mila euro di lavori alle facciate l’occupazione di suolo pubblico incide dal 18 al 23 per cento. Con le agevolazioni di Roma Capitale, dunque, addio liane di fili pendenti davanti alle finestre e, qualche piano più su, a pali vecchi e spesso pericolanti: il progetto prevede di dotare ogni condominio di un unico impianto con lo stesso mezzo di trasmissione, cioè la fibra ottica. Il tutto con l’installazione sulla copertura degli edifici nel rispetto delle norme tecniche Cei.
Agevolazioni cumulabili con gli incentivi fiscali
Il fondo di un milione di euro diverrà rotativo e si autofinanzierà già con l’apertura dei primi 250 cantieri in città. L’esenzione dalla Cosap sarà concessa soltanto ai condomini che presenteranno fatture nelle quali le imprese dichiarano spese e lavoratori impiegati e risultano in regola con gli oneri contributivi. Non bisogna dimenticare che le agevolazioni saranno cumulabili con gli incentivi offerti dal Governo, vale a dire la defiscalizzazione del 55 per cento del costo di realizzazione delle opere grazie alla detrazione fiscale Irpef sulla manutenzione straordinaria. I lavori dovranno durare al massimo sei mesi. Il piano “smantella antenne” sarà operativo a breve: si dovrà aspettare il via libera dall’assemblea capitolina che appare scontato perché c’è già l’accordo fra maggioranza e opposizione: l’ok alla delibera arriverà probabilmente subito dopo l’approvazione del piano generale del traffico urbano e del rendiconto del 2014.
Sui tetti oltre un milione di antenne
Si calcola che nella Capitale per oltre 700 mila utenze televisive del digitale terrestre censite dall’Istat vi siano 1,3 milioni di antenne su tetti e lastrici solari degli edifici: molte inutilizzate, risalgono agli anni Settanta. Senza dimenticare 400 mila parabole, soprattutto sui balconi. Quanto alle facciate, la metà degli edifici in provincia di Roma risulta costruito oltre quarant’anni orsono e un terzo si trova in stato di degrado: il 16 per cento dello stock immobiliare è in mediocre o pessimo stato di conservazione. Ecco allora la delibera ad hoc, che trova origine nel decreto Sblocca Italia: l’articolo 24 consente ai Comuni di deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti agli interventi da realizzare. «Il provvedimento accoglie le nostre richieste», spiega Erino Colombi, presidente della Confederazione nazionale artigianato di Roma che ha lanciato la campagna “Tetti puliti”: «Un’antenna su due abbandonata su tetti e lastrici solari è un pericolo per i cittadini. Le imprese del territorio sono pronte a fare la loro parte. Chiediamo all’assemblea capitolina di accelerare i tempi per l’approvazione del regolamento attuativo». I tecnici consigliano la realizzazione della dorsale di palazzo per l’infrastruttura della rete di telecomunicazioni: i cavedi per il passaggio dei cavi di distribuzione dovrebbero essere ampliati del 100 per cento per eventuali future utilizzazioni.

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