- Lunedì 16 Ottobre 2017, 09:44
Ristrutturazioni, la casa si rivaluta del 29% ed è più facile la compravendita
In occasione dei lavori l'introduzione di tecnologie contribuisce ad aumentare l'appeal dell'immobile
In tempo di crisi, le ristrutturazioni hanno dimostrato di poter accrescere il valore delle abitazioni. A renderle più interessanti e appetibili, tra le altre cose, ci sono gli incentivi fiscali per il miglioramento del patrimonio edilizio esistente.
Edilizia, crisi e ripresa con le ristrutturazioni
Nel 2016 c’è stata una ripresa nel settore edilizio trainata proprio dal mercato delle ristrutturazioni. Tutto ciò, spiegano gli esperti, evidenzia che il mercato si è completamente riconfigurato e ha portato alla luce nuovi bisogni. La nuova fase ciclica che si sta aprendo potrebbe quindi essere definita come “Il primo ciclo dell’ambiente costruito”. La riqualificazione edilizia ha assorbito il 79% della produzione del 2016. Il fenomeno oltrepassa la dimensione edilizia e va letto attraverso l’integrazione tra costruzioni, impianti e servizi. Ad accrescere l’importanza della riqualificazione edilizia contribuiscono nuove tendenze: l’attenzione al consumo di suolo e stili di vita improntati alla sostenibilità, attenti all’efficienza energetica e alla riduzione dei consumi.
La riqualificazione
Gli interventi di riqualificazione si riflettono sul valore delle case. Analizzando le offerte immobiliari residenziali il Cresme (Centro ricerche economiche e sociali del mercato dell'edilizia) ha rilevato che mediamente le abitazioni ristrutturate immesse sul mercato hanno un valore del 29% superiore a quelle non ristrutturate. Le abitazioni ristrutturate, inoltre, hanno un prezzo medio superiore anche al prezzo medio delle abitazioni nuove: un’abitazione ristrutturata in Italia viene posta sul mercato mediamente al valore di circa 300.000 euro, mentre una non ristrutturata è messa sul mercato al valore di 233.000 euro e un’abitazione nuova al prezzo di circa 280.000. Per fare un esempio, a fronte di un intervento medio di 14.500 euro, un’abitazione ristrutturata aumenta il suo valore di 65.750 euro. L’indagine mostra anche che nelle province in cui la percentuale di abitazioni riqualificate è più alta, il mercato è più intenso e registra il maggior numero di compravendite. Senza contare che in fase di ristrutturazione si possono aggiungere le novità tecnologiche che rendono ancora più appetibile l’immobile.
Il ruolo degli incentivi fiscali
Dal 2007 al 2016, i lavori di manutenzione straordinaria del patrimonio residenziale esistente incentivati fiscalmente sono stati pari a 190 miliardi di euro. Nel 2016 sono stati 28,2 miliardi, con un incremento del 12,3% rispetto al 2015. I lavori incentivati rappresentano, nel 2016, il 57% dei lavori di manutenzione straordinaria residenziale svolti in Italia. Nell’ultimo quadriennio 2013-2016 gli investimenti incentivati hanno generato poco meno di 270mila posti di lavoro diretti ogni anno, ma se si considerano anche i lavori dell’indotto si superano i 400mila occupati l’anno: nel solo 2016 sono stati 419mila.
Edilizia green
Secondo i dati Symbola - Unioncamere, dal 2010 al 2013 il 24,5% delle imprese edili ha fatto investimenti green. Scommettere su questa nuova edilizia vuol dire supportare l’efficienza energetica, la sicurezza della popolazione e il lavoro.
L’Agenzia informa
“L'Agenzia informa”, disponibile sul sito delle Entrate, è un pratico vademecum che illustra regole e modalità da seguire per poter accedere al bonus per le ristrutturazioni edilizie. Trovano spazio nella guida anche gli adempimenti necessari per richiedere l'agevolazione. Tra le principali novità segnalate: la proroga per tutto il 2017 del bonus mobili e del bonus ristrutturazioni edilizie, nuove istruzioni e tempi più ampi per effettuare gli interventi di adozione di misure antisismiche.
Bonus mobili prorogati
La legge di Bilancio 2017 ha prorogato fino al 31 dicembre 2017 la maggiore detrazione Irpef del 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, con un tetto massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare. È prorogato fino al 31 dicembre 2017 anche il bonus per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile ristrutturato.
Detrazioni per gli interventi antisismici
Tra i contenuti della guida, anche la nuova detrazione d'imposta del 50%, introdotta per il periodo compreso tra il primo gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, legata alle spese sostenute per l'adozione di misure antisismiche su edifici che ricadono nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1, 2 e 3), con un importo complessivo pari a 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno.
Riduzione rischio sismico
La detrazione fiscale sale al 70% della spesa sostenuta (75% per gli edifici condominiali) se, dalla realizzazione degli interventi concernenti l'adozione di misure antisismiche, deriva una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio a una classe di rischio inferiore e aumenta all'80% (85% per gli edifici condominiali) se dall'intervento deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori. Tra le spese detraibili per la realizzazione degli interventi antisismici rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
Bonus mobili
Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L'agevolazione vale per gli acquisti che si effettueranno nel 2017 ma potrà essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2016. Invece, se l'acquisto del mobile o dell'elettrodomestico è avvenuto nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2016, usufruirà della detrazione chi ha sostenuto spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 26 giugno 2012.
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