immagine Inghilterra, in vendita la villa di Yorke, stella del Manchester United, e dell'ex fidanzata Katie Price: forte sconto sul prezzo
  • di Federica Macagnone
  • Giovedì 15 Marzo 2018, 19:16

Inghilterra, in vendita la villa di Yorke, stella del Manchester United, e dell'ex fidanzata Katie Price: forte sconto sul prezzo

Dopo aver atteso invano per nove mesi che qualcuno si facesse avanti per acquistare la sua casa di lusso in cui aveva vissuto con l'ex compagna Katie Price, l'ex star della Premier League Dwight Yorke ha dovuto arrendersi e abbassare il prezzo: da 2,25 milioni di sterline a 2,1. Una sforbiciata che dovrebbe consentirgli di trovare un acquirente interessato alla sua villa di quasi 600 metri quadri nell'incantevole villaggio inglese di Alderley Edge (nella contea dello Cheshire), uno dei luoghi più esclusivi e cari del Regno Unito. Costruita nel 1972, la villa è dotata di sei camere da letto con varie cabine armadio, sala da ricevimento, sala da pranzo, salotto, cucina ultramoderna in marmo, sala giochi, bar, triplo garage, vialetto recintato e ampi giardini. Gli agenti immobiliari Stuart Rushton & Co. la descrivono come "una favolosa casa unifamiliare moderna, a pochi passi dal villaggio, con meravigliosi 6.000 piedi quadrati di alloggio, progettati per la vita familiare e l'intrattenimento". 

Dwight Yorke, che oggi ha 47 anni, ha vissuto il momento culminante della propria carriera di calciatore tra il 1998 e il 2002, quando giocava come attaccante nel Manchester United con cui vinse una Coppa intercontinentale, una Champions League, tre campionati inglesi, una Coppa d'Inghilterra. Finita la carriera da giocatore, ha lavorato prima a Sky News per poi allenare giovani calciatori: ancora oggi è molto attivo nella comunità calcistica e lavora come commentatore sportivo. 

Fu proprio nel suo periodo di massimo fulgore, nel 2001, che visse la sua breve storia d'amore con Katie Price, con cui abitò nella villa di Alderley Edge. I due si separarono quando lei dette alla luce il suo primo figlio, Harvey, nel maggio 2002. Dwight negò la paternità del piccolo e Katie fu costretta a chiedere il test del Dna per confermare che il padre era proprio lui. Nonostante questo, il giocatore si disinteressò sempre del piccolo Harvey, nato con gravi disabilità: fin dalla nascità gli fu diagnosticata la cecità, poi la sindrome di Prader-Willi (che ha come conseguenza una sensazione cronica di fame che porta all'obesità) e infine risultò che il ragazzo era anche autistico, diabetico e ipotiroideo. Nel suo libro "Reborn", Katie Price (che oggi ha cinque figli) sostiene che Dwight non è mai stato disposto ad accettare i limiti delle disabilità di Harvey (che oggi ha 16 anni) e se ne è lavato le mani, tanto da non andarlo a trovare per oltre dieci anni.

«Gli ho spiegato le condizioni di Harvey molte volte - dice - ma lui si è sempre rifiutato di capirlo, ripetendo solamente che era grasso». Un disinteresse che Katie non ha mai accettato, invitandolo in continuazione a farsi vivo con il figlio, come ad esempio l'anno scorso, quando Dwight si vide negare l'ingresso negli Usa perché aveva un timbro iraniano sul passaporto, spingendolo a sostenere che era stato trattato come un criminale. Katie colse l'occasione per scrivere su Twitter: «Perché non voli nel West Sussex, Dwight? La porta è sempre aperta. Sono 10 anni che Harvey ti aspetta». Per poi ribadire ai media: «Dwight sa che la porta è sempre aperta e che io non gli ho mai impedito di vedere Harvey. Ma non è mai troppo tardi».

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